Carta e cartone: produzione in calo nel primo semestre. Cresce la raccolta differenziata
In occasione del MIAC, Comieco e IPSOS presentano “Scenari di carta”, uno studio che analizza il mercato dell’imballaggio cellulosico, legato a doppio filo all’andamento complessivo del PIL. E mentre la raccolta differenziata di carta e cartone cresce (+ 7,1% nel 2008) la sostenibilità e la riciclabilità di questo materiale si confermano i plus su cui investire per accelerare la ripresa
15 October, 2009
Le tendenze per il 2009 mostrano una riduzione di oltre un milione di tonnellate di consumo apparente di carta e cartone, pari al -18% in generale e al -24,5% per il solo comparto dell’imballaggio cellulosico. Sono questi i numeri di una crisi percepita come “grave” da 8 aziende del settore su 10 e che ci lasceremo alle spalle fra 2/4 anni, secondo 7 imprese su 10.
E’ questo il quadro che emerge dall’indagine “Scenari di carta”, realizzata da Comieco e Ipsos e presentata nel corso del convegno “Quale futuro per il riciclo di carta e cartone”, che analizza le prospettive del mercato degli imballaggi cellulosici.
Uno studio-termometro che conferma la flessione della produttività nazionale e che scatta una fotografia inedita della crisi attuale, partendo dall’industria dell’imballaggio cellulosico storicamente e strutturalmente legato alla produzione industriale.
Un dato su tutti: sta soffrendo molto meno la crisi chi lavora con l’alimentare (mediamente il 50% del mercato dei trasformatori), segno che il comparto food sta tenendo bene. In contrazione, invece, gli ordini provenienti da settori manifatturieri come il chimico, l’edilizia, l’automotive e dall’editoria. I dati dell’indagine disegnano inoltre una nuova geografia della crisi: i produttori e i trasformatori del Sud Italia, più legati all’industria alimentare, hanno registrato un – 2,5%, molto moderato se paragonato al – 8% del Centro Italia, al – 11% in Lombardia o addirittura al – 15% nel Triveneto.
Nel breve periodo si prevede per il settore dell’imballaggio cellulosico una sostanziale stabilità e una parziale ripresa dei volumi di vendita imputabile anche alle specifiche caratteristiche del mercato italiano del macero che, anche se in calo come disponibilità complessiva (-8%), rimane comunque la principale materia prima dell’industria cartaria italiana.
“Nonostante la crisi di fine anno e il conseguente calo dell’immesso al consumo di imballaggi cellulosici la raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta bene nel 2008, facendo registrare un aumento del 7,1%.” commenta Piero Attoma, Presidente di Comieco, sottolineando il fatto che l’Italia è autosufficiente nella produzione di macero e che anzi, da anni, il macero italiano è una voce attiva del bilancio delle esportazioni (soprattutto verso la Cina).
C’è ottimismo anche sulle prospettive di medio periodo, legate principalmente ai plus degli imballaggi in carta e in cartone.
Produttori e trasformatori sono infatti concordi sul fatto che gli imballaggi in carta e cartone restano i più ecologici e rinnovabili. Agli occhi del consumatore, la sostenibilità del cartone resta un plus decisivo e un valore aggiunto per quei brand che comprendono l’importanza del tema ecologico come leva di marketing. L’altro plus riguarda l’elevata stampabilità e la possibilità di personalizzazione del cartone, fondamentali veicoli di comunicazione. Inoltre, le aziende utilizzatrici di imballaggi cellulosici rilevano altri elementi di positività quali leggerezza, trasportabilità e buon rapporto qualità prezzo.
“È proprio sulla sostenibilità degli imballaggi che bisogna investire per superare la crisi del nostro settore mettendo in campo la volontà di “fare sistema” e promuovere presso aziende e consumatori il concetto di ‘imballaggio responsabile’.” conclude Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco “Per questo Comieco sta promuovendo un Club del cartone responsabile, finalizzato proprio alla condivisione di esperienze e informazione tra aziende, istituzioni accademiche e produttori di imballaggi sui vantaggi derivanti dall’uso di imballaggi cellulosici innovativi.”