Napoli si impegna a ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il 2020
L’amministrazione campana aderisce al Patto europeo dei Sindaci e si impegna a sviluppare un piano di azione per l'uso sostenibile dell'energia
21 October, 2009
Ridurremo del 20 per cento le emissioni di CO2 entro il 2020, con queste parole l'assessore all'ambiente Nasti ha presentato la decisione del Comune di Napoli di aderire al Patto europeo dei Sindaci, un accordo volontario promosso dalla Commissione Europea e sottoscritto dai primi cittadini che impegna gli enti da loro amministrati a ridurre del 20 per cento le emissioni di anidride carbonica (CO2) entro il 2020.
Come amministrazione firmataria, il Comune di Napoli, si impegna innanzitutto a redigere un inventario delle principali fonti di inquinamento da CO2 tra cui i consumi di combustibili fossili e di energia elettrica, i consumi per il riscaldamento invernale o il rinfrescamento estivo. Le categorie prese in considerazione saranno quattro: trasporti, edilizia, terziario, industria.
L’amministrazione napoletana si impegna, inoltre, a sviluppare e implementare un piano di azione per l'uso sostenibile dell'energia (SEAP, Sustainable Energy Action Plan) che identificherà le aree di maggiore intervento nelle quali muoversi per ridurre l'anidride carbonica.
Il Patto europeo dei Sindaci I Sindaci prevede che i primi cittadini possano agire sia nel settore pubblico (infrastrutture municipali, trasporto urbano) che privato (edilizia e industrie). Ogni due anni dall'avvio del piano, inoltre, è previsto un monitoraggio dei progressi anche attraverso iniziative pubbliche o scambio di esperienze tra le varie città aderenti.
In Italia hanno aderito 87 sindaci e solo quattro grandi città (Napoli, Milano, Genova, Torino). In Campania sono presenti anche alcuni comuni della costiera amalfitana (Ravello, Scala, Minori, Maiori, Atrani).
Con l'adesione al patto - sostiene Nasti - ci impegniamo a promuovere il moderno sviluppo delle città mediante azioni di green-economy.