Alemanno: "Sono contrario al parcheggio nel Pincio"
Il primo cittadino chiede aiuto alle sovrintendenze per fermare il cantiere: "L'impatto ambientale e artistico del parcheggio sarebbe grave, ditemi voi se esistono condizioni sufficienti per revocare l'appalto senza incorrere nell´illecito amministrativo"
08 September, 2008
Inevitabilmente impattante e non risolutivo. Con questo giudizio impietoso, affidato ad una lettera indirizzata al direttore de La Repubblica, il sindaco di Roma esce allo scoperto sulla questione del parcheggio da 700 posti auto in costruzione nel ventre del celebre colle romano. Un progetto autorizzato e avviato dalla precedente amministrazione comunale e il cui destino, tra polemiche e contestazioni, è ora nelle mani del Campidoglio.
Secondo Alemanno, dunque, la realizzazione di un'opera del genere non può non determinare un impatto negativo sull'ambiente, sul paesaggio e sul patrimonio artistico e archeologico dell'Urbe. Fatto questo che, da solo, sarebbe sufficiente a fermare le ruspe una volta per tutte. Ma il sindaco sostiene anche che la realizzazione di 700 nuovi posti auto (e la conseguente pedonalizzazione totale delle strade del tridente) non risolverebbe i problemi della mobilità nel centro storico. Un motivo in più per cancellare il progetto.
Una soluzione, secondo Alemanno, potrebbe essere l'ampliamento del parcheggio già esistente al Galoppatoio di Villa Borghese. Opzione, questa, che potrebbe rivelarsi anche più vantaggiosa dal punto di vista economico. Ad impedire al Campidoglio la chiusura immediata del cantiere, l'impegno (con tanto di assegnazione dell'appalto) assunto dalla precedente amministrazione. A questo punto, la parola passa alle sovrintendenze, chiamate (anche su sullecitazione del ministro Bondi) a riconsiderare il loro parere sull'impatto ambientale, archeologico e monumentale del contestato parcheggio. A loro Alemanno chiede di "dire se esistono condizioni sufficienti per revocare l'appalto senza incorrere nell´illecito amministrativo".
Quasi immediata, intanto, la replica di Marco Causi, deputato del Partto Democratico ed ex assessore capitolino al bilancio: "Bloccare il parcheggio sarebbe un ritorno alla politica del no"
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