Il Bike-sharing aspetta il Tar
Un ricorso al Tar sposta più in là l’avvio del noleggio bici in versione meneghina. L’Atm non firma con la società vincitrice in attesa del parere del Tribunale
08 September, 2008
Parto travagliato per il noleggio bici di Milano. Il bike sharing avrebbe dovuto essere una realtà fin dalla scorsa primavera. Finora però l’unica traccia visibile sul terreno è quella delle stazioni che, ancora impachettate, giacciono in Piazza Duomo e in altri punti del centro città. Il ritardo è dovuto a un ricorso al Tar presentato ad agosto dalla società spagnola Cemusa, che in Italia già gestisce il noleggio delle due ruote romane. L’azienda iberica è stata sconfitta nella recente gara d’appalto e ora ne chiede l’annullamento al Tar. Di conseguenza Atm ha deciso di non firmare il contratto con la Clear Channel , che si è aggiudicata il servizio in attesa che il Tar si pronunci.
La vicenda è complessa e difficile. L’Atm aveva indetto una gara pubblica d’appalto per affidare la gestione del servizio ma non partecipò nessuno. Probabilmente furono le condizioni poco vantaggiose a indurre alcuni colossi come l’americana Clear Channel o la stessa Cemusa a desistere dal presentarsi alla gara. Poco dopo l’Atm decise di procedere con la trattativa privata invitando aziende di esperienza internazionale. Vinse l’americana Clear Channel davanti agli spagnoli. Declinò invece l’invito la francese Igp Decaux. Ora la Cemusa chiede l’annullamento della gara perché ritiene che le condizioni previste dal bando di trattativa privata siano state stravolte dopo l’affidamento del servizio. Presupposti così diversi da quelli iniziali che, secondo gli spagnoli, si sarebbe dovuta indire una nuova selezione pubblica. Fatto sta che ora è tutto fermo. Intanto l’autunno si avvicina portando i primi freddi; del sistema di noleggio milanese rimangono ancora le stazioni imballate e qualche migliaio di bici parcheggiate in un deposito Atm.
Lite sugli appalti, bike sharing congelato-da Il Corriere della Sera del 08.09.2008