Polemiche sul bike sharing a Bari: "E' ora di far partire la tariffazione del servizio"
Da più di due anni a Bari è attivo un servizio di bike sharing gestito dal Comune. Alcuni articoli apparsi sui giornali parlano di “bici introvabili” per il bike sharing. A differenza delle altre città a Bari l'utilizzo delle bici è gratuito. Eco dalle Città ha chiesto un commento a Lello Sforza, esperto di mobilità sostenibile
10 November, 2009
Dal settembre 2007 il Comune di Bari ha attivo un servizio di bike sharing con 10 stazioni per un totale di 110 colonnine. Mille i cittadini che già utilizzano le biciclette pubbliche, e a differenza di altre città, pagando solamente un abbonamento di 10 euro l’anno. Il Comune ha annunciato che entro l'anno saranno realizzate altre sei stazioni del bike sharing.
Il 4 novembre 2009 l'inaugurazione a Bari della nuova pista ciclabile intorno a Largo 2 Giugno che porta a nove, per un totale di circa 8 km, le piste realizzate dal 2004 ad oggi. Nei giorni successivi all'inaugurazione della nuova pista ciclabile, alcuni articoli apparsi sui quotidiani parlano di “bici introvabili” per il bike sharing di Bari.
Eco dalle Città ha chiesto un parere a Lello Sforza, esperto di mobilità sostenibile:
“Conosco le problematiche del bike sharing di Bari. All'inizio, in maniera prudente, le tessere furono distribuite in proporzione al numero di bici disponibili. Il servizio essendo gratuito, si rivelò un successo: nei primi 5 giorni andarono via 500 tessere. Oggi se ne potrebbero dare di più perché c'è un effettiva domanda in crescita”. Per Lello Sforza questo aumento delle richieste si scontra con l'attuale uso del servizio: “L'utilizzo della bici da parte degli utenti dura però tutta la giornata e non per le effettive esigenze di spostamento, nessuno controlla che dopo breve tempo la bici venga riportata al cicloposteggio. E a questo si unisce la non buona manutenzione delle bici”.
Secondo Lello Sforza “manca un servizio efficiente di gestione e manutenzione del bike sharing. Si potrebbe osare di più, creando un'unità di gestione del servizio, rafforzando il personale in numero e capacità per rendere migliore il bike sharing”. E aggiunge: “Ormai superato il periodo iniziale, ci sono tutti i presupposti per far partire la tariffazione del servizio: la prima ora potrebbe essere gratuita, poi scatterebbe il pagamento e dopo la terza ora il costo dovrebbe essere tale che chi non utilizza la bici sia spinto a riportarla al parcheggio, altrimenti, le bici non diventano multiuso ma bici personali”. Lello Sforza conclude: “Si vedono però gli effetti prodotti dal bike sharing e dalle piste ciclabili realizzate in questi anni. Ci sono molto più baresi in bicicletta”.
Bariinbici - dal sito Bicincittà
Bike sharing a Bari: bici introvabili - dal Corriere del Mezzogiorno del 05.11.2009
Targhe alle bici private per evitare i furti ecco 173mila euro per altri cicloposteggi - da La Repubblica del 06.11.2009
Quelli che la bicicletta: "Più piste e più rispetto" - da La Repubblica del 07.11.2009