"Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il Clima": pubblicata la bozza di allegato
La bozza di allegato alla Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il Clima, documento che Agenda 21 Italia porterà a dicembre a Copenaghen in occasione della Conferenza sul clima. Fino al 20 novembre il testo è ancora aperto per commenti, suggerimenti, integrazioni che vengono raccolti on-line sul sito di Agenda 21
10 November, 2009
Il 3 aprile 2009 il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane ha presentato la Carta delle Città e dei Territori d'Italia per il clima. Nel documento i Comuni, le Province e le Regioni d'Italia si impegnano ad adottare politiche e azioni integrate di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici che consentano di ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra. Nel documento vengono anche rivolte al Governo italiano diverse richieste per trasformare gli enti locali in soggetti attivi delle politiche sui cambiamenti climatici.
L'allegato alla Carta è invece un testo contenente le indicazioni operative per attuare gli impegni indicati nella Carta delle Città e dei Territori d'Italia per il clima. L'allegato alla Carta sarà presentato a dicembre durante il Forum Mondiale dei Sindaci nell'ambito della Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Clima – COP15 che si terrà a dicembre a Copenaghen.
Fino al 20 novembre 2009 la bozza di Allegato è a disposizione per commenti, suggerimenti, integrazioni che verranno raccolte on-line sul sito www.a21italy.partecipate.it
Allegato alla Carta delle Città e dei Territori d’Italia per il clima
(bozza 28 ottobre 2009)
Per dare attuazione agli impegni della Carta i Comuni, le Province e le Regioni d’Italia intendono:
1.promuovere in Italia il Patto dei Sindaci:
aderire al Patto dei sindaci operando secondo le sue linee guida;
promuovere strutture di riferimento sovra comunali di supporto tecnico e per facilitare l’accesso a fonti di finanziamento per i Piani d’Azione previsti dal Patto;
promuovere il Patto dei sindaci presso Enti locali e territoriali limitrofi;
2.intervenire sulla pianificazione territoriale e urbanistica per una maggiore efficienza dei sistemi urbani; in particolare:
promuovendo piani di gestione integrata secondo gli indirizzi della strategia tematica per l’ambiente urbano della UE;
integrando nei piani d’area vasta e nei piani urbanistici con valenza strategica e strutturale obiettivi e norme per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico;
prevedendo nell'ambito delle Valutazioni Ambientali Strategiche focus specificamente dedicati al quadro emissioni ed agli effetti climatici delle azioni di piano;
…
3.intervenire sugli strumenti urbanistici per l’efficienza energetica degli edifici residenziali, produttivi e dei servizi, a partire da quelli di proprietà pubblica, in particolare:
combinando standard di efficienza energetica minimi cogenti con forme di incentivazione per raggiungere obiettivi più ambiziosi (riduzione degli oneri, promozione di bandi per la riqualificazione energetica, …), promuovendo l’uso delle migliori tecnologie per ridurre le emissioni dei nuovi edifici e forme di compensazione per le emissioni che non si è in grado di eliminare;
promuovendo la sensibilizzazione, informazione e formazione degli operatori (installatori in primis ma anche tecnici comunali e provinciali, amministratori di condominio, commercianti…) e dei cittadini;
sottoponendo ad audit e certificazione energetica gli edifici, in primo luogo quelli di proprietà pubblica;
…
4.favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili secondo gli obiettivi dell’Unione Europea; in particolare:
prevedendo nel Regolamento Urbanistico Edilizio norme che obbligano tutti i nuovi edifici e le ristrutturazioni a soddisfare i propri bisogni energetici con l’impiego di fonti rinnovabili;
favorendo la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (biomassa, geotermico, fotovoltaico, eolico…) che concilino l'impatto sul paesaggio con la necessità di una produzione energetica a scala territoriale locale;
attuando azioni informative e formative rivolte ai cittadini (sportelli energia), azioni dimostrative partecipate nelle scuole (direttamente o in forma mediata attraverso laboratori sull’energia,);
semplificando le procedure autorizzative per impianti di piccola taglia;
…
5.promuovere la mobilità e i trasporti sostenibili; in particolare:
attraverso l’elaborazione e attuazione di Piani di mobilità, integrati con il Piano della salute e la pianificazione urbanistica;
introducendo e potenziando il trasporto pubblico locale e favorendo l’intermodalità;
promuovendo l’accessibilità sostenibile ai centri storici ricercando ricadute positive sulla qualità del paesaggio urbano e sulla socialità;
favorendo l’uso sicuro della bicicletta per gli spostamenti in ambito urbano (dalle piste ciclabili ai momenti formativi per i ciclisti) e introducendo disincentivi all’uso di veicoli privati;
favorendo progetti di mobilità sicura casa-scuola e casa-ufficio, con risvolti anche sulla salute e sul benessere;
favorendo la diffusione di mezzi di trasporto adatti a soggetti a ridotta abilità, da distribuire sul territorio (bicicletta a pedalata assistita, veicoli elettrici);
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6.ridurre i consumi energetici dell’illuminazione pubblica; in particolare:
razionalizzando la distribuzione dei punti luminosi nei luoghi pubblici;
utilizzando le nuove tecnologie nella rete di illuminazione pubblica;
sostituendo le lampade dei semafori con dispositivi luminosi a basso consumo;
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7.promuovere gli acquisti verdi della pubblica amministrazione a partire da quelli ad alta efficienza energetica; in particolare:
sottoscrivendo per i propri edifici contratti di approvvigionamento esclusivamente da energia pulita certificata;
orientando gli acquisti dell’ente su prodotti a km 0 e filiere locali (anche quale azione concreta di prevenzione dell’obesità), equosolidali e a minor impatto ambientale, contabilizzando i benefici sia in termini di minori emissioni di CO2 sia di risparmio economico;
facendosi artefice di collaborazioni con gli stakeholder del proprio territorio (albergatori, ristoratori, …) per diffondere la prassi del consumo consapevole;
promuovendo l’impiego di legno locale in edilizia;
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8.promuovere l’eco-efficienza dei processi produttivi e la responsabilità sociale delle imprese; in particolare:
contribuendo alla diffusione dell’Ecolabel e delle certificazioni ambientali e sociali tra le imprese del proprio territorio;
promuovendo accordi volontari e partnership pubblico-privato per favorire il passaggio a una economia locale a ridotto impiego di combustibili fossili;
realizzando gli eventuali nuovi insediamenti produttivi e convertendo quelli esistenti secondo i criteri delle aree produttive ecologicamente e socialmente attrezzate;
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9.sostenere la creazione di depositi di carbonio; in particolare:
promuovendo la filiera corta forestale ai fini energetici quale contributo positivo anche per contrastare l'abbandono del territorio;
realizzando azioni di informazione scientifica e formative specificamente dedicate ai temi dei depositi di carbonio e sui cicli della CO2;
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10.ridurre i rischi idrologici (allagamenti, lunghi periodi siccitosi, …) ed idrogeologici (frane, vulnerabilità degli acquiferi, …); in particolare:
promuovendo i piani di bacino per la difesa del suolo e del ciclo delle acque in modo integrato con la pianificazione territoriale;
promuovendo interventi di sistemazione dell’assetto idrogeologico del territorio sia per la prevenzione del rischio idraulico che dei fenomeni franosi;
promuovendo interventi di ottimizzazione del consumo, della distribuzione, della raccolta e derivazione delle acque;
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11.intervenire sul governo del clima urbano ai fini della qualità della vita attraverso la pianificazione del verde, delle acque, degli spazi di socializzazione; in particolare:
creando reti e sistemi di spazi verdi in contesti urbani per migliore la qualità del clima urbano e favorire il miglioramento della socialità e del rapporto uomo ambiente;
predisponendo e realizzando “Piani regolatori dello sport” per una maggiore centralità dello sport nelle aree urbane;
mettendo in atto iniziative intersettoriali e multi attori (quali il Piano di azione per la salute e il benessere sociale) per individuare ed attuare azioni su stili di vita, prevenzione degli incidenti stradali e domestici, …
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12.valorizzare le reti di città e territori nel loro ruolo di promozione di buone pratiche, circolazione dell’informazione, facilitazione dei rapporti tra i territori locali e i livelli istituzionali globali; e in particolare:
partecipando a periodici incontri delle reti delle città sostenibili;
aderendo alla Campagna delle Città per il Clima;
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