Mezzi pubblici a Milano: l’Atm pensa a un piano anti-traffico
Occorre eliminare 60mila posti auto per rendere più funzionale il servizio di trasporto pubblico. Le proposte di Atm per migliorare il livello delle prestazioni e avere mezzi pubblici realmente alternativi alle auto
11 November, 2009
L’Atm propone al Comune un piano anti-traffico per incentivare l’uso dei mezzi pubblici. L’Azienda Trasporti ritiene che se non si migliora la funzionalità e il livello delle prestazioni, il trasporto pubblico non sarà mai un’alternativa all’auto privata. E per fare questo occorre togliere 60mila posti auto dalla città per permettere a bus e tram di circolare meglio, introdurre nuove corsie preferenziali (una proposta già lanciata tempo fa da Palazzo marino), installare più telecamere per sanzionare chi invade non autorizzato la corsia destinata ai mezzi pubblici.
L’analisi di Atm parte dal fatto che nessun mezzo viaggia “indisturbato” lungo tutto il percorso, ma ci sono sempre tratti in cui la viabilità di mezzi privati e pubblici si sovrappone. Secondo i dati in possesso dell’Azienda, ci sono 1347 km di rete di trasporto pubblico ma solo 186 km sono su corsie riservate. Questo provoca la lentezza e gli intoppi di bus e tram in città, e la rinuncia da parte dei cittadini al loro utilizzo in quanto sconvenienti. Per questo motivo dall’Azienda propongono la realizzazione di nuovi 32 km di corsie preferenziali.
Inoltre, ci sono tre problemi individuati da Atm: la cartellonistica poco visibile che vieta l’accesso alle corsie riservate; i semafori che penalizzano più i mezzi pubblici che le auto private; e le corsie dei mezzi pubblici attraversate da troppe linee. Per Atm occorre quindi apportare delle opportune correzioni. Ma anche rivedere il piano della sosta, con l’estensione della sosta a pagamento, il rafforzamento della rimozione forzata, eliminazione della sosta nelle zone più trafficate dove viaggiano sulla stessa corsia i mezzi pubblici e quelli privati, estensione delle Ztl già esistenti con pass d’ingresso per la sosta e i parcheggi solo ai residenti.
Infine, a partire dal 2015 dopo l’Expo, l’introduzione del road pricing, cioè il pedaggio fino all’area della 90-91, e un piano di incremento tariffario della sosta.
Piano anti-ingorghi per i mezzi pubblici- da La Repubblica dell'11.11.09