Tricarico: "Basse di Stura, chiederemo un incontro alla Provincia"
Intervistiamo l'assessore all'ambiente del Comune di Torino Roberto Tricarico. "Il Comune vorrebbe una proroga dell'apertura della discarica fino a completamento degli spazi disponibili. Ne parleremo con la Provincia"
13 November, 2009
Basse di Stura dovrà chiudere il 31 dicembre 2010. Il Comune è determinato a chiedere la proroga?
Il sindaco Chiamparino ha fatto un discorso da buon padre di famiglia, di buon senso. Se nella discarica di Basse di Stura c’è ancora la possibilità di conferire 250000 metri cubi di rifiuti, non vediamo perché non sfruttarla. Crisi e buone pratiche hanno fatto crescere meno del previsto i rifiuti. E in discarica sono rimasti degli spazi utilizzabili. Perché dovremmo andare a conferire altrove con mancati introiti per le casse Amiat e di conseguenza per il Comune di Torino e con un esborso per conferire in un’altra discarica?
Nel caso in cui venisse confermata una proroga alla chiusura, che tipologie di rifiuti sarebbero conferite?
Innanzitutto chiariamo che nel caso in cui venisse confermata una proroga sarebbe solo ed esclusivamente fino al completamento dei lotti ancora disponibili. In questo caso chiediamo che vengano conferiti RSA, fanghi di depurazione e terra proveniente da cantieri. Insomma materiali non putrescibili e che non darebbero luogo ad alcun odore, minimizzando, se non annullando completamente i disagi per la cittadinanza che risiede nei dintorni.
Cosa intende per RSA?
Rifiuti Speciali Assimilabili, fondamentalmente scarti di produzione industriale: da gomma a plastica, passando per cartone, non riciclabile, oppure linoleum, pelle, moquette e rimasugli dei cantieri edilizi. Materiali che non provocano odori.
La Provincia non è favorevole ad una proroga. Come si comporterà il Comune?
Dalla Provincia ad oggi abbiamo ricevuto un secco no. La questione di un’ulteriore proroga è in carico a loro, quindi saranno loro a decidere. Noi cercheremo di esporre le nostre ragioni alla Provincia. A tal proposito il 13 novembre ho inviato, anche a nome del sindaco Chiamparino, una lettera alla Provincia con l’obiettivo di illustrare la nostra tesi, cioè un supplemento all’attività della discarica limitato alle terre prodotte dai cantieri, ai fanghi del depuratore e ai rifiuti speciali assimilabili. Il secondo è una richiesta di incontro
Si parla di un possibile aumento della Tarsu, nel caso in cui non fosse concessa una proroga. Lo stesso sindaco, durante l’assemblea pubblica con la cittadinanza avrebbe paventato quest’ipotesi. È realmente così?
Durante l’assemblea pubblica non si è parlato di Tarsu. Ma l’ipotesi non è remota. D’altra parte dovremmo fronteggiare da una parte una diminuzione degli introiti, dall’altra un aumento dei costi, dovendo conferire in una discarica privata come quella di Pianezza.