Quell'aria lombarda
Uno sguardo all'evoluzione delle concentrazioni di polveri sottili in Lombardia tra il 2002 e il 2008 e la tendenza ad inizio autunno 2009 del Pm10 a Milano. L'annuale Rapporto sullo Stato dell'ambiente dell'Arpa Lombardia evidenzia ancora come la particolare conformazione territoriale e l'alta concentrazione di attività produttive non favoriscano la dispersione degli inquinanti
17 November, 2009
La recente presentazione del Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Lombardia conferma anche per il 2008 la tendenza alla diminuzione della concentrazione media di inquinanti in atmosfera. I valori, ancora molto distanti dagli obiettivi posti dall'Unione Europea (per il PM10 limiti pari a 50 mg/mc come media giornaliera da non superare più di 35 volte l’anno, e 40 μg/m3 come media annua), evidenziano a livello regionale a partire dal 2002 una progressiva diminuzione delle polveri sottili in atmosfera. Le stazioni urbane di fondo sono quelle che meglio fotografano la tendenza: dal 2002 al 2008 nei capoluoghi di provincia lombardi si è osservata la diminuzione della media annua, in particolar modo nel 2007 e 2008, anni in cui le condizioni meteorologiche hanno favorito la dispersione degli inquinanti. Ciò nonostante nel 2008 il limite dei 35 sforamenti consenti è stato rispettato solo a Varese.
Ancora una volta i tecnici Arpa sottolineano come a penalizzare l'area lombarda, e la Pianura Padana tutta, sia la stessa conformazione territoriale: venti medi tra i più bassi d’Europa (spesso nella pianura lombarda e piemontese la velocità è inferiore a 1 m/s), frequenti condizioni di alta pressione associata a stabilità atmosferica (il numero di giorni con condizioni di tempo anticiclonico è sempre maggiore di 100 all’anno) e inversione termica molto frequente durante l’inverno (e quindi gli inquinanti possono disperdersi solo fino a pochi metri dal suolo). Nel rapporto vengono inoltre sottolineati gli effetti che la realtà socio-economica hanno sulla qualità dell'aria dell'area. La popolazione del bacino padano rappresenta più del 40% della popolazione italiana e il prodotto interno lordo dell’area rende conto di più della metà dell’intero PIL nazionale, con una realtà produttiva basata soprattutto su piccole e medie imprese. Secondo i dati Arpa che mettono in relazione le emissioni inquinanti con la popolazione residente e la ricchezza prodotta, le emissioni lombarde sono inferiori a quelle della media europea e inferiori o paragonabili a quelle degli Stati più avanzati. Ad esempio l’emissione media di PM10 per cittadino del bacino padano è inferiore del 41% a quella media per cittadino dell’Unione Europea e l’emissione media di PM10 per unità di ricchezza prodotta nelle regioni padane è inferiore del 58% all’emissione di PM10 emessa mediamente nell’Europa a 27 Stati. Queste le elaborazioni contenute nel rapporto annuale dell'Arpa Lombardia su dati relativi al 2008.
L’andamento del Pm10 registrato nel 2009 sembra però mettere in parte in discussione la tendenza degli ultimi anni. I dati Arpa in nostro possesso aggiornati al 26 settembre indicano infatti per Milano valori in lieve peggioramento rispetto a quelli dello scorso anno.
Prendendo in esame le due centraline Arpa milanesi "Juvara" e "Verziere", quelle in cui si ha la serie storica più rappresentativa, si registrano rispettivamente 59 e 57 giorni in cui le polveri sottili hanno oltrepassato la media dei 50 mcg/mc. Negli anni scorsi, nello stesso periodo (1 gennaio-26 settembre), in via Juvara gli sformaneti erano 80 nel 2006, 74 nel 2007, 51 nel 2008; nella centralina posizionata in via Verziere si registravano invece 78 superamenti nel 2006, 70 nel 2007, 37 nel 2008. A tre mesi dalla fine dell'anno le giornate di sforamento risultavano quindi in crescita rispetto ai valori del 2008.
Diverso il discorso per la concentrazione media di PM10 da inizio anno ad oggi. "Juvara" fino al 26 settembre ha fatto registrare una media di 42 mcg/mc mentre "Verziere" di 41 mcg/mc. I valori registrati dal 2006 ad oggi, erano per "Juvara" 50 mcg/mc nel 2006, 46 nel 2007, 40 nel 2008; per la centralina "Verziere" 47 mcg/mc nel 2006, 44 nel 2007 e 38 nel 2008. I dati sulla concentrazione media di particolato sembrano quindi in lieve peggioramento per l'anno in corso, e a Milano sono alle porte i mesi peggiori per la dispersione degli inquinanti.
La tendenza evidenzia come, al contrario del 2008 quando abbondanti piogge e una ventosità superiore alla media stagionale, specie nella prima parte dell'anno, favorirono una maggiore dispersione degli inquinanti, le nevicate di inizio 2009, cui ha fatto seguito un periodo di stabilità atmosferica, hanno determinato fenomeni persistenti di inversione termica con conseguente accumulo al suolo degli inquinanti.
Scarica il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente in Lombardia 2008-2009