La giunta di Roma ha deciso: «No al parcheggio del Pincio, si amplia quello del Galoppatoio»
La nuova amministrazione capitolina è convinta di poter bloccare i lavori pagando solo quelli già svolti. Si dovrebbero evitare le penali perché con i nuovi ritrovamenti archeologici le condizioni sono mutate
10 September, 2008
La giunta capitolina ha ratificato la decisione presa ieri da Alemanno: il parcheggio del Pincio non si farà. Dopo le dichiarazioni di contrarietà già rilasciate nei giorni scorsi, il sindaco aveva rotto gli indugi al termine di una riunione con il suo vice, Mauro Cutrufo, e con gli assessori Marco Corsini, Umberto Croppi e Fabrizio Ghera (rispettivamente all’Urbanistica, Cultura e Lavori Pubblici), ribadendo la volontà di «sfruttare meglio la struttura già esistente al Galoppatoio di Villa Borghese, ampliando significativamente il numero dei posti auto a disposizione». Il tema continua in ogni caso a far discutere, e non solo a Roma (vedi anche il nostro sondaggio).
La presa di posizione di Alemanno era giunta quasi inaspettata, dopo che, i Comitati tecnico-scientifici per i beni archeologici, per i beni architettonici e paesaggistici, consultati dal ministro per i Beni e le attività culturali, Sandro Bondi, sembravano avevano sostanzialmente autorizzato la prosecuzione dei lavori. A patto di valorizzare gli antichi resti ritrovati quest'anno.
A questo punto, dopo che la giunta ha formalizzato il “no” di Alemanno, resta da capire a quali conseguenze amministrative andrà incontro il Campidoglio per l’arresto dei lavori. Per evitare penali a molti zeri, Alemanno si può appellare ai reperti archeologici rinvenuti durante i lavori. Il capitolato d´appalto prevedeva infatti una clausola di rescissione per giusta causa in presenza di eccezionali ritrovamenti. In ogni caso, il Campidoglio dovrà pagare regolarmente i lavori che la ditta Sac (l'impresa appaltante della famiglia Cerasi) ha già eseguito.
"Pincio, no al parking e niente penali" - da La Repubblica dell'11.09.2008
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Pincio, opinioni a confronto
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Legambiente: «Sì al parcheggio, purché liberi il Tridente dalle auto»
Carandini: «I politici vogliono tecnici lacchè» - dal Corriere della Sera del 09.09.2008
Pincio, il parcheggio della discordia