Regione Lombardia: "Pasta alla spina per ridurre i rifiuti"
Sulla scia di Piemote e Lazio, l'assessore regionale (alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile) Massimo Buscemi, ha annunciato l'avvio di uno studio per la vendita dei prodotti "alla spina" nei supermercati lombardi. L'annuncio dell'assessore è avvenuto durante la presentazione del "Piano di azione per la riduzione dei rifiuti" in Lombardia
23 November, 2009
Ridurre, riciclare, riusare e recuperare. Sono queste le quattro R suggerite dall'Unione europea e su cui si basa il Parr, cioè il "Piano di azione per la riduzione dei rifiuti in Regione Lombardia", illustrato oggi dall'assessore alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi.
"La Lombardia - ha detto Buscemi - è la Regione più virtuosa d'Italia con il 48 % della raccolta differenziata e più in generale nello smaltimento dei rifiuti. Ma il nostro obiettivo è ridurre ulteriormente la sua produzione tant'è che abbiamo avviato una sperimentazione che si concluderà nei prossimi mesi e che riguarda proprio la riduzione dei rifiuti a cominciare dagli imballaggi e dal riutilizzo di contenitori di alimenti e dei beni di largo consumo".
Con la collaborazione con A2A è, infatti, stato avviato uno studio per la vendita "alla spina" nei supermercati lombardi dei prodotti della spesa quotidiana.
Per vendita "alla spina" si intende l'acquisto di pasta, riso, cereali, bevande e detersivi, da grandi dispenser, con appositi contenitori riutilizzabili. La sperimentazione, attualmente in atto in otto supermercati bresciani, si concluderà alla fine dell'anno. Nel 2010 saranno resi noti i risultati e si potrà poi applicare questa innovazione su tutto il territorio lombardo. Un'altra sperimentazione riguarda gli imballaggi per gli elettrodomestici.
Anche in questo caso tv, lavatrici e lavastoviglie saranno consegnati in involucri più sicuri, più resistenti e soprattutto riutilizzabili. Il Parr, che si pone l'obiettivo di ridurre i rifiuti (perché "meno se ne producono meno se ne devono smaltire"), contiene indicazioni alla portata di tutti i cittadini. Tra queste la riduzione di carta negli uffici e dei volantini pubblicitari, la vendita diretta dal produttore al consumatore e l'acquisto di alimenti e bevande nella grande distribuzione, con il sistema "alla spina" e il recupero dei materiali ingombranti.
"In Lombardia - ha aggiunto Buscemi - andiamo sempre più verso la chiusura delle discariche e a favore dei termovalorizzatori che smaltendo i rifiuti producono energia e acqua calda per i cittadini". Attualmente i termovalorizzatori in Lombardia sono 12. Un altro, da realizzare nell'hinterland milanese, è in fase di studio.
"L'obiettivo nazionale di raggiungere il 65% della raccolta differenziata entro il 2012 - ha concluso l'assessore Buscemi - è quindi alla portata della Lombardia che con questo piano mira proprio a ridurre la produzione e quindi a tutelare l'ambiente".
Fonte Lombardia Notizie