Bike-sharing milanese: rischio chiusura?
C’è un buco da oltre un milione di euro nel servizio di bici a noleggio. E la Clear Channel, la multinazionale che gestisce Bikemi, minaccia l’annullamento del contratto
24 November, 2009
Si potrebbe interrompere il servizio del bike-sharing milanese. Almeno questo è quanto riporta il Corriere della Sera. Atm ha accumulato più di un milione di euro di debito nei confronti della Clear Channel, la multinazionale americana che gestisce Bikemi, il sistema di noleggio bici cittadino. Ora il revisore dei conti della Società ha chiesto spiegazioni per il mancati pagamenti. La multinazionale è quotata e deve far certificare il bilancio 2009: avere un buco da un milione di euro può darle molti problemi.
Le questioni sul tavolo sono essenzialmente due: la prima riguarda i manifesti pubblicitari, la seconda il prolungamento notturno del servizio.
Quello della pubblicità è un problema irrisolto fin da quando il servizio è stato inaugurato lo scorso dicembre. I tabelloni pubblicitari servono a coprire i costi di gestione, ma il Comune non li ha ancora fatti installare tutti. Il contratto prevede 206 impianti, mentre ad un anno dall’inaugurazione ne sono stati messi 51. Un incasso mancato nelle casse della Clear Channel, che avrebbe dovuto essere compensato con un canone mensile di 100 mila euro al mese . Soldi che finora la multinazionale americana non ha ancora visto.
La seconda questione è legata ai costi “notturni” del bike-sharing. Il servizio è stato prolungato fino al 31 dicembre e la gestione costa 15 mila euro al mese. I soldi li ha anticipati Clear Channel.
Una situazione dalla quale il Comune di Milano e Atm devono uscire al più presto anche perché il bike-sharing si conferma un successo e funziona anche in autunno inoltrato. . In questi giorni, con temperature sotto i dieci gradi, sono state prelevate tra le 3.500 e le 3.800 biciclette al giorno.
Bike-sharing, buco da un milione di euro- da Il Corriere della Sera del 24.11.2009
Bike-sharing: c'è un buco da 700 mila euro- da Eco dalle Città del 30.09.2009