Allarme polveri sottili, Legambiente: «Situazione grave, servono provvedimenti urgenti»
L'associazione ambientalista entra nel dibattito sulla qualità dell'aria, chiedendo al Campidoglio misure drastiche per combattere lo smog. Dal potenziamento del trasporto pubblico su ferro al ripristino di targhe alterne e domeniche a piedi, ecco la ricetta di Legambiente
25 November, 2009
«A Roma bastano un po’ di belle giornate per far tornare un grave allarme smog, le polveri sottili nell’aria sono a livelli talmente elevati da mettere a serio rischio la salute dei cittadini, chiediamo al Sindaco Alemanno immediati interventi di limitazione del traffico». È la denuncia di Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. «Lo smog non può diventare un’abitudine con la quale convivere, con qualche ricovero ospedaliero e qualche morto in più, serve una nuova strategia per battere le polveri sottili in centro e in periferia, per ridare aria pulita ai cittadini e rendere la nostra città più vivibile, per consentire a mamme e bambini di passeggiare senza rischiare per la loro salute». L’unica ricetta possibile, secondo l'associazione ambientalista, è quella di limitare il numero di automobili in circolazione città, attraverso l’estensione dell’orario di funzionamento delle ZTL, la reintroduzione delle targhe alterne, controlli più serrati sul bollino blu e i blocchi totali del traffico. «Nella Capitale – continua Parlati – è invece semplicemente sparito il pacchetto antismog che prevedeva targhe alterne, domeniche ecologiche e blocchi del traffico, ma da parte del Comune non è stata presentata nessuna ricetta alternativa». Legambiente chiede al sindaco Alemanno di far partire subito il nuovo piano per il trasporto pubblico in città, «individuando le ottantacinque linee portanti già ipotizzate e realizzando le corsie preferenziali per farle camminare veloci». Ad avvalorare l'allarme lanciato da Legambiente, il fatto che Roma è compresa nelle 132 aree di dieci Paesi europei nei cui confronti è stato aperto un procedimento di infrazione dalla Commissione europea, proprio per non aver rispettato le norme di qualità dell’aria che l’Ue ha fissato per le polveri sottili. Per migliorare la situazione, l'associazione propone una serie di interventi che vanno dalla “cura del ferro” alla realizzazione di 1.000 chilometri di nuove corsie preferenziali, dalla realizzazione di 100 nuove isole pedonali al potenziamento di car e bike sharing. Fino al ripristino di targhe alterne e domeniche ecologiche.