Filtri e non deroghe per gli Euro 2 diesel
di Paolo Hutter per Eco dalle Città e Repubblica Milano
26 November, 2009
Lo smog nella campagna elettorale può entrare dalla parte dei polmoni da difendere, ma anche della marmitta da tutelare. La mozione approvata dal consiglio regionale per dare la deroga, e la libertà di circolazione, ai veicoli diesel Euro 2 di disoccupati e integrati è un esempio evidente. E’ anche possibile che non se ne faccia niente, date le difficoltà di applicazione. Si immagina che il vigile fermi il veicolo e che l’autista risponda con il famoso “lei non sa chi sono io” ma alla rovescia, lei non sa che non ho lavoro.. Dovrebbe poi dimostrare di essere proprietario del veicolo. E dato che la mozione è stata presentata dalla Lega Nord, magari si discuterà anche - se è straniero – da quanti anni risiede in Lombardia. La superficiale demagogia della richiesta di deroga, e la opportunità di premere per una limitazione dell’uso dell’auto, non devono far perdere di vista che comunque il problema esiste. Il blocco dei veicoli diesel Euro 2, se fatto seriamente, con adeguati controlli e multe, mette effettivamente in difficoltà chi non può né rinunciare all’automobile né comprarne una nuova. Di fronte a questo problema sono anche ipotizzabili soluzioni di compromesso. Ma Lega Nord e consiglio regionale sembrano ignorare – o aver dimenticato – che da anni attendiamo i filtri antiparticolato “retrofit”, quelli da mettere sulle auto nate senza filtro. Il clamoroso ritardo nella messa in vendita e in opera di questi filtri deriva tutto dal Governo. Si continua a rinviare la fine delle procedure di omologazione. Può darsi che i tecnici del Governo Prodi avessero esagerato nel pretendere di autorizzare sul mercato italiano filtri migliori di quelli tedeschi, capaci quindi di almeno dimezzare le polveri emesse dai diesel. Ma era una sfida tecnologica e produttiva interessante. Il governo attuale ha deciso che ci si può accontentare di filtri meno impegnativi ma nessuno sembra occuparsi o preoccuparsi di completare le procedure, e di farli effettivamente mettere sul mercato. Sappiamo solo che con 300 euro circa si potrebbe installare un filtro su un Euro 2 facendolo diventare di fatto un Euro 3, quindi con meno polveri. Si dovrebbe puntare ad avere subito questi filtri che già sono in ritardo, e a regalarli o incentivarli ai più poveri tra i proprietari di Diesel Euro 2. Questa sarebbe una iniziativa che unisce criteri sociali ed ecologici, invece di continuare a usare pretesti o motivi economici per indebolire le già deboli politiche antismog.