Detersivi alla spina: in tre anni risparmiati 500 mila flaconi di plastica
Il traguardo è stato raggiunto durante la Settimana europea della riduzione dei rifiuti. Da dicembre 2006 sono 950 mila i litri di detersivo erogati alla spina nell'ambito del progetto della Regione Piemonte. Tradotto in parametri ambientali significa che in atmosfera non sono state emesse 92,2 tonnellate di CO2 e si sono economizzati più di 1421 MW/h di energia elettrica e più di 33 tonnellate di plastica
01 December, 2009
A tre anni dal suo avvio la Regione Piemonte traccia un bilancio per il progetto "Detersivi self service". L'occasione è stata la Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti svoltasi dal 21 al 29 novembre, giorni in cui, grazie al progetto, si è raggiunto il traguardo di 500 mila bottiglie di plastica risparmiate. L'assessore all'Ambiente Nicola De Ruggiero snocciola con soddisfazione i dati: da dicembre 2006 hanno aderito al progetto 9 catene commerciali e sono state installate sul territorio 45 macchine erogatrici. Grazie alla capillare presenza sul territorio sono più di 950 mila i litri di detersivo venduti alla spina. Di questi il 69% è stato erogato riutilizzando il flacone acquistato la prima volta: risultano infatti riutilizzati 550.947 flaconi su 798.264. Ingente il risparmio in termini ambientali: la mancata produzione di imballaggi, oltre che non richiedere l'uso di 33 tonnellate di HDPE e di 18,5 tonnellate di cartone, ha evitato l'uso in fase di produzione di 138,5 milioni di litri di acqua, 1421,4 MWh di energia e l'emissione in atmosfera di 92,2 tonnellate di CO2.
“Credo non sia esagerato usare la parola 'eccezionale' per definire il risultato ottenuto dal dicembre 2006 ad oggi con il progetto dei 'detersivi alla spina'. Un progetto che è addirittura esemplare per comprendere le molte ragioni che ci hanno spinto a dare grande impulso alla green economy: risparmio per i cittadini, tutela dell'ambiente, effetto economico prodotto dal risparmio di acqua ed energia che sarebbero stati utilizzati per la fabbricazione di imballaggi in cartone e Hdpe”. Mercedes Bresso, presidente della Regione, ha dimostrato così il suo entusiasmo per l'iniziativa, riempendo lei stessa di detersivo un flacone portato da casa all’interno dell’Ipercoop di Via Livorno a Torino. “Ma, come sempre, -ha aggiunto Bresso- non guardiamo solo al risultato ottenuto bensì alla prospettiva futura: continua a crescere l'adesione e ci impegneremo ancora, perchè la cultura ambientale si diffonda sempre più capillarmente e ci permetta di proseguire sulla strada intrapresa per arrivare a nuovi posti di lavoro, tutela dell'ambiente e quindi della nostra salute”.
“Il Piemonte -ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Nicola De Ruggiero- è la prima Regione ad aver promosso questo sistema all’interno della grande distribuzione, e ad oggi si contano diversi tentativi di imitazione da parte di altre realtà”. “Sono convinto -ha aggiunto De Ruggiero- che incentivando una politica di riduzione alla fonte dei rifiuti, importante alla stregua della raccolta differenziata e del recupero della materia, si possano raggiungere performance importanti, in ottica con le linee guida per la gestione dei rifiuti, varate a febbraio dalla Giunta regionale. Il successo del progetto è, in tal senso, un passo significativo. Per il cittadino, grazie ad una organizzazione produttiva diversa, si tratta di una trasformazione culturale che, intervenendo sulle azioni quotidiane e sugli stili di vita, rende la relazione uomo-ambiente più sostenibile”.
Come funziona il progetto "detersivi alla spina"? Ogni consumatore acquista il contenitore con il detergente solo la prima volta. Terminato il detersivo si reca nel punto vendita con il contenitore vuoto e lo riempie direttamente dai distributori collocati negli ipermercati. In questo modo il contenitore torna ad avere la sua funzione, non è più un elemento usa e getta, ma un oggetto da riusare periodicamente, riempiendolo di nuovo prodotto, evitando l’incremento di rifiuti di plastica. Con il progetto la Regione Piemonte ha messo in comunicazione fra loro le grandi catene di distribuzione e i produttori di detergenti, creando uno spazio di confronto permanente che favorisse l'interazione e la collaborazione, abituando i soggetti coinvolti ad agire insieme per realizzare un obiettivo comune e un cambiamento culturale. La Regione Piemonte non ha ricoperto alcun ruolo nella scelta dei produttori o degli ipermercati, ma ha favorito la creazione di tavoli di lavoro a cui sono stati invitati tutti gli attori potenzialmente interessati. La scelta dei prodotti distribuiti dalle diverse catene della grande distribuzione deriva da accordi commerciali fra le aziende produttrici e distributrici aderenti al progetto.