Smog: Nuovi limiti per ozono e quattro inquinanti
18 February, 2004
Nuovi limiti per l\'ozono e quattro inquinanti (ossidi di azoto, biossido di zolfo, composti organici volatili e ammoniaca) responsabili della presenza di ozono a bassa quota in Italia. Due decreti legislativi di recepimento delle direttive 2001/81/CE e 2002/3/CE, hanno avuto infatti il primo via libera oggi del Consiglio dei Ministri e ora devono passare all\'esame delle Commissioni Parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni, per poi ritornare al Consiglio dei Ministri per l\'approvazione finale. \"Si aggiunge un altro tassello alla lotta all\'inquinamento atmosferico - ha detto il Ministro dell\'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli - Oltre a ridurre quattro inquinanti si pongono nuovi limiti anche per l\'ozono, che colpisce in modo particolare l\'Italia e i Paesi del Mediterraneo, soprattutto a causa del clima che favorisce la concentrazione di questo inquinante. Questi provvedimenti sono molto importanti per l\'ambiente e servono a tutelare la salute, soprattutto quella dei bambini e degli anziani che sono i più sensibili a questi inquinanti\". Il decreto sui limiti agli inquinanti introduce, per la prima volta, in relazione a ossidi di azoto, biossido di zolfo, composti organici volatili e ammoniaca, limiti alle emissioni complessive provenienti da tutte quelle attività suscettibili di provocare inquinamento in atmosfera (trasporti, riscaldamento per uso civile, industrie, agricoltura, allevamento, eccetera). Tali limiti dovranno essere conseguiti entro il 2010. Secondo il decreto dovrà essere elaborato un programma nazionale di riduzione delle emissioni che dovrà interessare tutti i settori, dai trasporti alle attività produttive, dall\'agricoltura alla zootecnia. L\'Apat dovrà mettere a punto entro il 30 ottobre 2004 gli inventari definitivi delle emissioni di questi quattro inquinanti. Il decreto sull\'ozono nell\'aria, uno degli inquinanti estivi più persistenti nelle città italiane, pone un valore bersaglio da conseguire ove possibile, anche in questo caso, entro il 2010. Il limite è di 120 microgrammi/metro cubo da non superare per più di 25 giorni come media su 3 anni per la salute umana. Sono indicati anche obiettivi di lungo termine: 120 microgrammi/metro cubo per la salute umana. Il decreto fissa i livelli di informazione e di allarme: rispettivamente 180 microgrammi/metro cubo e 240 microgrammi/metro cubo come media oraria. Raggiunti questi limiti la popolazione dovrà essere esaurientemente informata anche sugli effetti sulla salute. Il decreto fissa anche, relativamente all\'ozono atmosferico, standard di qualità per la protezione della vegetazione. Le Regioni e le Province Autonome devono elaborare piani di azione per tenere sotto controllo l\'ozono.