Presentati a Milano due censimenti sui ciclisti milanesi
Fiab Ciclobby e Polinomia hanno contato i ciclisti milanesi: aumenta poco l’uso della bici, spostamenti con la due ruote concentrati nelle ore di punta e nel centro città
13 December, 2009
I ciclisti milanesi si contano. Sono stati presentati a Palazzo Marino due censimenti realizzati per capire quante persone si spostano con la due ruote nel capoluogo lombardo.
La prima rilevazione è stata condotta a settembre dall’associazione Fiab Ciclobby, che ha illustrato i dati del suo 8° censimento sulla mobilità ciclistica. I suoi volontari hanno contato i passaggi su 20 postazioni collocate nei punti di accesso nella Cerchia dei Navigli, durante una normale giornata lavorativa. Sono stati 29.100 i passaggi registrati e corrispondono a un incremento del 3%, rispetto all'anno scorso. Il 5% delle bici contate erano quelle di Bikemi, il bici-noleggio milanese. Gli spostamenti con le due ruote si concentrano maggiormente nelle ore di punta (8,00-9,30 e 18,00-19,00) e lungo alcune direttrici assai trafficate come l’asse Buenos Aires-Venezia. Nelle ore di punta sono stati registrati 6853 passaggi, un risultato che sembra confermare l’uso della bici negli spostamenti casa-lavoro, il che potrebbe rappresentare una valida alternativa negli spostamenti giornalieri.
La seconda rilevazione è stata realizzata dal centro studi indipendente Polinomia. L’indagine si basa su una serie di osservazioni condotte nell'arco degli ultimi due anni lungo un itinerario fisso periferia-centro, da Baggio a Porta Venezia. Un ciclista rilevatore, ha contato gli altri ciclisti incontrati lungo il percorso.
I conteggi di Polinomia hanno messo in luce un dato particolarmente interessante: il carattere stagionale dei flussi ciclistici. Il numero delle biciclette circolanti aumenta da gennaio a maggio, cala alla chiusura delle scuole, si riprende in settembre e ottobre per poi riabbassarsi con la stagione fredda. Soprattutto, è stata riscontrata anche una forte differenza tra le diverse zone della città, con una presenza di ciclisti che si dimezza passando dal centro alla fascia semicentrale, per ridursi ancora in periferia.
Dai due censimenti emerge che aumenta di poco l’uso della bici, mentre il bike sharing è efficace ma è circoscritto all'interno del centro storico mancando rastrelliere in periferia.
“Un dato- fanno sapere dalla Fiab- di per sé non incoraggiante e che fa riflettere sulle politiche non attuate a favore della mobilità ciclistica. La risposta entusiasta dei milanesi al bike sharing deve essere accompagnata da interventi seri e diffusi sull'intera città, con particolare attenzione alle zone periferiche, agli interventi a basso costo, alla moderazione del traffico. Solo così potrà essere data concretezza ad una aspettativa da molti anni disattesa”.
Il censimento della Fiab-Ciclobby
Il censimento Polinomia