Basse di Stura: un comitato che sovrintenda alla chiusura
Proposta del sindaco Chiamparino: istituire un comitato con le Circoscrizioni e la Provincia. Obiettivo: individuare soluzioni per l’utilizzo della capacità residua che non prevedano il conferimento di ulteriori RSU a Basse di Stura, ma di materiale a “basso impatto ambientale”
18 December, 2009
Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino ha inviato nei giorni scorsi una lettera al presidente della Provincia Antonio Saitta, prospettando la creazione di un comitato che presieda e governi la chiusura di Basse di Stura. L’obiettivo rimane lo stesso: continuare a conferire alcune tipologie di rifiuti nella discarica che dovrebbe essere chiusa il 31 dicembre, fino a riempire la volumetria residua, che si aggira sui 250mila metri cubi, ma assolutamente non rifiuti solidi urbani.
Quali siano le tipologie non è esplicitato nella lettera: si parla di “materiale a basso impatto ambientale, comunque in grado di garantire un congruo margine economico e che permetta l’utilizzo di un’importante risorsa pubblica, che altrimenti andrebbe sprecata”.
La proposta avanzata dal sindaco ha ottenuto il placet di tutti i soggetti in causa: dalle circoscrizioni (quinta e sesta) all’Ato-rifiuti. Il disgelo riguarda anche la Provincia: Palazzo Cisterna si riserva di partecipare o meno al nuovo organo ma giudica «un passo avanti» l’apertura del Comune.
Le tre garanzie correlate alla proposta-Chiamparino - chiusura dell’impianto il 31 dicembre (a prescindere dagli spazi residui), assenza di una correlazione diretta tra pensionamento di Basse di Stura e aumento della Tarsu, coinvolgimento dei quartieri (seppur tardivo) - sembrano aver fatto breccia.
Resta il dubbio su quali potranno essere le tipologie di rifiuti ulteriormente conferiti a Basse di Stura che possano soddisfare i requisiti indicati da Chiamparino: escludendo i Rifiuti Solidi Urbani e i Rifiuti Assimilati e tutte le tipologie merceologiche raccolte in maniera differenziata (e che sono avviate a riciclo), rimarrebbero le terre da cantiere, che però non garantirebbero il “congruo margine di guadagno” a cui fa riferimento il sindaco.
Rimaniamo in attesa di nuovi sviluppi, che ragionevolmente non arriveranno prima dell’anno nuovo.
Chiamparino scrive a Saitta - Leggi la lettera del Sindaco al Presidente della Provincia