Terzigno, fallisce il tentativo di aprire una seconda discarica
La conferenza di servizi, convocata da Guido Bertolaso allo scadere del suo mandato, ha dato parere negativo sull’apertura di una seconda discarica nei pressi del Parco nazionale del Vesuvio, resta la preoccupazione di Legambiente Campania
04 January, 2010
Il 6 dicembre il Tar del Lazio aveva deciso con una delibera di sospendere i lavori di costruzione della discarica in località Pozzelle a Terzigno nei pressi del Parco Nazionale del Vesuvio. La decisione aveva fatto seguito al ricorso da parte di Legambiente Campania ed Ente Parco stesso. Questo non è bastato a frenare le mire del governo sull’area e così il 30 dicembre, praticamente allo scadere del suo mandato, Guido Bertolaso ha convocato una conferenza di servizi per risolvere la questione e decidere dell’apertura di altre cave, sempre a Terzigno.
Il risultato però è stato negativo, i voti contrari sono stati la maggioranza e per il momento, quindi, la decisione è stata rimandata ai tavoli politici. Molti dei meriti vanno ai comitati cittadini immediatamente scesi in piazza per difendere il parco del Vesuvio.
Resta, comunque, l’intenzione di aprire proprio vicino al Parco Nazionale la seconda discarica napoletana. Due indizi fanno una prova. Con la scelta di allocare un’altra discarica a Terzigno, dopo quella prevista alla Sari, dimostra che si sta producendo un attacco sistematico all’ecosistema del Parco Nazionale del Vesuvio, così fanno sapere in una nota Michele Buonomo e Pasquale Raia, rispettivamente presidente e responsabile Aree Protette Legambiente Campania. L’associazione ambientalista si schiera contro l’apertura di una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. In una terra attanagliata dalle Ecomafie, i cittadini- proseguono nella nota i due responsabili di Legambiente- hanno potuto e saputo capire che la loro vera ricchezza non era da ricercarsi nella subordinazione alle illegalità ma nella valorizzazione del patrimonio di Biodiversità che è racchiuso nel territorio del Parco, già Area Protetta di livello Nazionale è anche zona SIC (Sito di Interesse Comunitario), è ancora ZPS (Zona di Protezione Speciale) ed è altresì designato dall’UNESCO come Riserva di Biosfera-MAB.