Uno sguardo oltre ai rifiuti
A Napoli un'esposizione per mostrare al mondo la Campania che ricicla, realizzata con il contributo di Comieco, Corepla, CiAL, Coreve, Rilegno, cioè i Consorzi Nazionali per il riciclo e il recupero della carta, della plastica, dell’alluminio, del vetro e del legno
15 September, 2008
Arte e rifiuti: un binomio per guardare oltre lo scarto e mostrare al mondo la Campania che ricicla. Questo è "Ri-Ciclo. Uno sguardo oltre i rifiuti", mostra che nasce dall’intuizione di Ico Gasparri, "fotografo sociale" di professione, dedicata all’interpretazione artistica, attraverso il mezzo fotografico, dei rifiuti differenziati. La mostra, in cui sono esposte oltre 50 immagini scattate principalmente all’interno di impianti di riqualificazione di plastica, alluminio, carta/cartone, legno e vetro di varie aree della Campania, si svolgerà a Napoli dal 10 al 24 ottobre nell’Antisala del Consiglio Provinciale di Santa Maria la Nova in Piazzetta Santa Maria La Nova (inaugurazione venerdì 10 ottobre ore 18), e dal 29 ottobre al 19 novembre nella Sala del Colonnato in Piazza del Plebiscito (inaugurazione mercoledì 29 ottobre ore 18).
L’esposizione è realizzata con il contributo di Comieco, Corepla, CiAL, Coreve, Rilegno, cioè i Consorzi Nazionali per il riciclo e il recupero della carta, della plastica, dell’alluminio, del vetro e del legno, e gode del patrocinio morale di Comune e Provincia di Napoli e della Regione Campania, e del contributo di Nappi Sud di Battipaglia e di Di Gennaro di Caivano.
La mostra nasce da un progetto di comunicazione artistica sulla tematica ecologica del riciclo dei rifiuti urbani sviluppato dal 2005 da Ico Gasparri, che da anni si occupa di tematiche legate al riciclo dei materiali. Dopo una prima fortunata edizione nel 2006 a Milano, la mostra in programma a Napoli si arricchisce del lavoro degli ultimi due anni.
Le stampe sono tutte a colori e di grandi dimensioni (125 x 100) e non si pongono l’obiettivo di descrivere i drammatici momenti della cronaca recente – che hanno proiettato un’immagine fortemente degradata di Napoli e della Campania in tutto il mondo – né vogliono illustrare le fasi tecniche del processo industriale. Le stampe in mostra, invece, prediligono il racconto fortemente rielaborato, che trasforma cumuli di rifiuti selezionati o in via di selezione in scene dai forti contenuti estetici, a volte addirittura romantici, dove la materia martoriata dai percorsi d'utilizzazione e di scarto vive una specie di seconda vita generata casualmente dagli operatori e dalle loro potenti macchine.
La sfida dell’artista è quella di portare il proprio contributo creativo per diffondere un’immagine nuova e diversa della propria terra, attraverso scatti in cui bottiglie di plastica, lattine, cartoni, schegge di vetro e trucioli di legno volano, cadono, tentano di liberarsi dal filo che li stringe, ansiosi di generare nuovi prodotti e nuova materia. Attraverso un linguaggio che si accosta più all’arte contemporanea che alla fotografia tradizionale, queste immagini invitano alla riflessione sulla tematica ecologista del riciclo dei rifiuti quotidiani, specialmente nelle regioni del Sud Italia che vantano punte di altissima qualità e comportamenti virtuosi.
Anche il sistema di allestimento progettato dall’autore si coniuga con i contenuti della mostra: le opere saranno esposte su una struttura a graticcio realizzata con legno da riciclo, appese in modo da creare una piramide irregolare e riprodurre idealmente un gigantesco cumulo di spazzatura, formato invece da materia “salvata” dalla discarica.
Inoltre, due immagini relative al materiale alluminio saranno stampate direttamente su “alluminio mandorlato”, in una sorta di simbiosi tra contenuto della rappresentazione e supporto scelto.
Ico Gasparri è nato nel 1959 a Cava de’ Tirreni (Salerno), archeologo di formazione e fotografo dal 1977. Partito da un lungo periodo di riprese sul patrimonio artistico del Mediterraneo e sulla conservazione dei beni culturali del territorio, sfociata nel 1986 nella prima mostra in bianco e nero Architetture disegnate, basata sull’astrazione architettonica, sull’esaltazione di volumi e della forte luce mediterranea. Ha all’attivo un libro fotografico Capri! La foglia e la pietra, Milano 2006 e numerose pubblicazioni di libri di comunicazione aziendale. Autore di testi poetici e teatrali scritti sulle sue fotografie, ha realizzato in questo campo gli spettacoli La donna e l’uva e Il parco-non-giochi, dedicato al drammatico tema della perdita dello spazio di gioco per i bambini in guerra e per le migrazioni