Roma, ancora polemiche sullo smog
Legambiente Lazio torna a lanciare l'allarme sull'inquinamento atmosferico: «Polveri sottili in aumento a gennaio» e chiede interventi strutturali all'amministrazione. Ma il Campidoglio minimizza: «Situazione in miglioramento rispetto agli anni passati»
01 February, 2010
Ancora una volta, è allarme sulla qualità dell'aria nella capitale, in particolare per quanto riguarda la concentrazione delle polveri sottili. Nell’ambito della campagna “Mal'Aria”, infatti, Legambiente Lazio ha presentato i dati relativi all'inquinamento atmosferico nel mese di gennaio. Nel primo mese del 2010, i livelli di Pm10 rilevati dalle centraline per il monitoraggio della qualità dell'aria hanno superato i limiti di legge già 68 volte (contro le 47 dello stesso periodo del 2009). La situazione peggiore si presenta a Cinecittà, dove nei primi 28 giorni dell'anno sono stati registrati già 11 superamenti giornalieri dei valori limite, contro i 5 del gennaio 2009. Ma i dati sono preoccupanti anche a Corso Francia (10 sforamenti contro gli 8 dell’anno scorso), Preneste (9 sforamenti contro 4) e Tiburtina (9 sforamenti contro 7). Sono peggiorati anche i dati registrati a Fermi (8 sforamenti contro 7) e Villa Ada (4 superamenti nel 2010 e 2 lo scorso anno), mentre restano stabili Magna Grecia e Bufalotta (5 e 2 superamenti rispettivamente). L'unica centralina che ha fatto rilevare un leggero miglioramento è quella installata ad Arenula (5 superamenti contro i 6 nello stesso periodo 2009). «La situazione è davvero preoccupante – è il commento di Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio – eppure la giunta Alemanno ha adottato diversi provvedimenti che vanno nella direzione opposta, a partire dalla riduzione di 17mila strisce blu o dell'orario della Ztl, ma anche la proposta di triplicare i parcheggi per i pullman turistici nell'area centrale, nonché l'idea balzana di far correre nel tessuto urbano un Gran Premio di Formula Uno». Per risolvere il problema, l'associazione ambientalista ha già pronta una ricetta che parte dai provvedimenti emergenziali previsti dal piano di risanamento dell’aria approvato dalla Regione Lazio (due giornate di targhe alterne a settimana ed alcune domeniche ecologiche) e prosegue con una serie di interventi più strutturali: incremento della rete tranviaria, potenziamento delle Ztl, pedonalizzazione del centro storico, rilancio del bike sharing e del trasporto pubblico locale.
Immediata la replica da parte del Campidoglio che, per bocca dell'assessore all'Ambiente Fabio de Lillo, fa sapere che a Roma la situazione-smog è «sotto controllo e nettamente migliore rispetto al passato e rispetto ad altre metropoli». L'amministrazione comunale sottolinea i progressi segnati nel 2009 (415 superamenti complessivi dei limiti di legge) rispetto al 2007 (784), dimenticando però di precisare che l'anno scorso è stato eccezionalmente piovoso. Anche per quanto riguarda i blocchi “emergenziali” del traffico, De Lillo insiste sul paragone col 2007: «Nel 2009 è stato necessario ricorrere per 27 volte allo stop ai mezzi più inquinanti a fronte delle 72 volte del 2007, con una diminuzione del 63%». Il miglioramento, secondo il Campidoglio, non dipende evidentemente dalle condizioni meteo particolarmente favorevoli, ma dagli interventi dell'amministrazione, ai quali si è aggiunto, dal primo gennaio 2010, il divieto permanente di circolazione all'interno dell'anello ferroviario per ciclomotori i motoveicoli con motore a quattro tempi “euro 0”. «Il rispetto della misura adottata, che coinvolge circa 120.000 veicoli, - conclude De Lillo – contribuirà a ridurre ulteriormente la produzione di polveri sottili e di ossidi di azoto».