Campania, dopo l'emergenza i fondi ue sono ancora congelati
Restano ancora congelati i fondi comunitari destinati alla Campania e bloccati dalla Commissione europea dopo l'avvio della procedura d'infrazione in seguito all'emergenza rifiuti. In ballo ci sono circa 500 milioni di euro
01 February, 2010
500 milioni di euro bloccati. Secondo i dati della Regione, 300 sono collegati alla programmazione 2007-2013 e i restanti sono relativi ai sette anni precedenti, destinati al settore dei rifiuti e bloccati da Bruxelles dal giugno 2007.
L'argomento e' stato affrontato a Bruxelles nella riunione della commissione petizioni del Parlamento europeo, presieduta da Erminia Mazzoni, a cui hanno partecipato rappresentanti delle autorita' regionali e nazionali e dei cittadini firmatari di sedici petizioni relative ai problemi ambientali e dei rifiuti a Napoli e in Campania. ''Siamo pronti a riconsiderare la decisione quando la situazione sara' cambiata, di fronte a risultati'', ha spiegato Pia Bucella, direttrice alla dg Ambiente della Commissione, evidenziando, nel corso della riunione, gli elementi a suo avviso ''essenziali'' per raggiungere lo scopo, ossia l'erogazione dei fondi comunitari per il settore: la definizione di una ''solida programmazione'' con un piano di gestione dei rifiuti, ''un'adeguata rete'' di infrastrutture per lo smaltimento, affiancato da un ''rendiconto reale e documentato'' e il ritorno alla gestione ordinaria. Aspetti questi ultimi su cui Bruxelles ritiene, in massima parte, di non aver avuto le delucidazioni necessarie.
In commissione, e' toccato a Raimondo Santacroce, per la Regione Campania, e ad Ettore Figliolia per il governo illustrare i provvedimenti presi dall'Italia. La Regione ha assicurato, tra l'altro, che e' in dirittura d'arrivo un piano capace di consentire il ritorno alla normalita' ed ha citato un aumento significativo della raccolta differenziata che si attesta al 22%.
Di ''obiettivi raggiunti'' ha parlato anche il rappresentante del governo secondo il quale il termovalorizzatore di Acerra sara' in grado di assorbire il 40% della produzione di rifiuti della Regione. ''Siamo pronti a documentare quello che diciamo'', hanno precisato i rappresentanti italiani. Poco convinti si sono dimostrati ancora i parlamentari intervenuti - un'eurodeputata inglese del gruppo socialista e una danese dei verdi - che hanno messo in programma una visita in Campania. La presidente di commissione Erminia Mazzoni si e' detta convinta della necessita' di cercare e verificare le soluzioni per scongiurare il pericolo di perdere fondi comunitari, cosi' come il suo collega Crescenzio Rivellini. Intanto la Corte di giustizia del Lussemburgo nei prossimi mesi e' chiamata ad esprimersi sul ricorso dell'esecutivo Ue e sembra pressoche' scontata una sentenza di condanna dell'Italia. Ma, si fa notare, anche in questo caso i fondi potrebbero tornare a essere erogati se solo Bruxelles avra' elementi tali da certificare il ritorno alla normalita'.
Fonte: Ansa