Il sì del governo alla seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio
Nonostante la battaglia condotta dall'Ente Parco e Legambiente Campania, il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla realizzazione, in un’area limitrofa al Parco Nazionale del Vesuvio, di un’altra discarica, cinque volta più grande di quella per cui il Tar aveva deciso per la sospensione dei lavori
15 February, 2010
Il Consiglio dei ministri ha deciso. La seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio verrà costruita e ha dato il via libera alla sua realizzazione. Si tratta della «cava Vitiello»di dimensioni quasi cinque volte più grande della contigua discarica ex-Sari.
La reazione di Legambiente Campania è stata immediata. L’associazione si era già schierata contro l’apertura della prima discarica, quella di Terzigno, sulla quale, dopo un ricorso al Tar, era stata ottenuta la sospensione dei lavori.
Sulla nuova decisione del governo, Michele Buonomo e Pasquale Raia, rispettivamente presidente e responsabile aree protette Legambiente Campania Legambiente, hanno dichiarato: in nome dell’interesse pubblico si mortifica un parco nazionale, decenni di battaglie e la memoria e la storia di persone che hanno combattutto per l’istituzione dell’area. In nessun paese europeo, si legge nella nota diffusa, le discariche sono compatibili con le aree protette, per cui provocatoriamente chiediamo al Ministro Prestigiacomo di essere coerente con le azioni del suo governo e di cancellare il Parco del Vesuvio dal sistema nazionale di Aree Protette. Ormai con l’aperture delle discariche nel Parco del Vesuvio e’ chiara la strategia del Governo nella risoluzione dell’emergenza rifiuti, aprire discariche solo discariche sempre , però, nell’interesse pubblico.