Diesel Euro1 e 2: le incomprensibili differenze tra le città
Come e dove vengono fermati -e non fermati- gli Euro1 ed Euro2 diesel nel Nord Italia. Tabella di confronto sugli orari e le deroghe delle ordinanze dei comuni capoluogo. Lettera aperta di Eco dalle Città per il Vertice Anci antismog di venerdì 19 febbraio a Milano
15 February, 2010
I provvedimenti di limitazione selettiva del traffico inquinante sono in vigore solo nei capoluoghi di provincia e nelle aree più urbanizzate. Questo può essere anche comprensibile, perchè diversa è la possibilità di avvalersi del trasporto pubblico e della bicicletta nelle aree più dense. Ma i provvedimenti sono anche diversi a seconda della regione, della provincia, della città. Queste differenze non dipendono dalla diversa concentrazione degli inquinanti ma da vicende politiche e amministrative. Forse dipendono anche da diversi contesti socioculturali ma non è sicuro, bisognerebbe fare una ricerca. In occasione del vertice padano dell'Anci ci permettiamo, sulla base dell'esperienza di lavoro e documentazione di Eco dalle Città, di sottolineare la opportunità di omogeneizzare questi provvedimenti e di farlo al livello più alto ed efficace.
Se a Torino e Verbania si possono fermare i veicoli Euro2 diesel anche ad agosto, non si capisce perchè nelle città delle altre regioni possano circolare dal 15 aprile al 15 ottobre in Lombardia e dal 1 aprile al 1 novembre in Emilia.
Continuiamo con l'esempio dell'Euro2 diesel guardando l'orario quotidiano del fermo feriale. Se nelle città lombarde viene fermato per 12 ore, non si capisce perchè altrove si oscilla tra le 10 ore, le 6 ore, le zero ore. Non si capisce perchè in Veneto invece l'Euro2 diesel non venga considerato inquinante.
Accenniamo poi agli esoneri di ordine, diciamo così, sociale. Non si capisce perchè un 65 enne possa circolare a qualsiasi ora su qualsiasi veicolo a Torino, Vicenza, Parma e Reggio Emilia, mentre altrove l'inquinamento non ha età. (A Parma solo se il 65 enne guida il proprio veicolo, a Vicenza se guida il veicolo proprio o di un familiare anche non convivente, a Reggio Emilia solo se il familiare è convivente, a Torino anche se guida veicoli extrafamiliari.)
Potremmo continuare a lungo...
Siamo consapevoli che interesse comune di tutti gli Enti locali della Pianura Padana sia quello di ottenere dal governo, e dalla Unione Europea, provvedimenti e finanziamenti che facilitino la mobilità sostenibile. Ma sarebbe opportuno anche uno sforzo per imporre i necessari sacrifici agli automobilisti, soprattutto a quelli che inquinano di più.
Eco dalle Città è disponibile con i suoi lettori, e con gli amministratori locali interessati, a sviluppare ulteriori approfondimenti e ad illustrare tutte le nuove iniziative che gli Enti locali prenderanno per contrastare l'inquinamento atmosferico.