Napoli: entro il 2012 più parcheggi
Otto nuovi parcheggi e 40 nuovi bus sono stati previsti dal sindaco Iervolino per la città di Napoli. Il primo cittadino ha spiegato: i napoletani devono imparare a prendere meno l’auto
24 September, 2008
3.929 posti auto in più a cui si aggiungeranno 40 bus, questo é il piano del Comune di Napoli per agevolare la mobilità della city. In totale otto parcheggi verrano distribuiti su tutto il territorio, di cui due in altrettanti punti strategici: viale Dohrn e piazza Municipio, che contribuiranno a frenare il flusso di auto verso la city. Il progetto, che ha visto il partenariato tra pubblico e privato, è stato presentato alla Camera di Commercio il 22 settembre e l’ente camerale ha contribuito con oltre 91 milioni di euro, l’Acen (l’associazione dei costruttori edili) lo ha redatto con il commissariato straordinario per l’emergenza traffico, retto dal sindaco Rosa Russo Iervolino.
Il progetto prevede tre parcheggi nell’area occidentale (viale Kennedy, via Leopardi e via Giustiniano), tre nell’area est (via Marina-Mercato, via Parrillo e via Vespucci), uno a Poggioreale (via Parisi) e Barra (S.Maria del Pozzo). Il tutto dovrebbe essere realizzato nel giro di tre anni dal passaggio di concessione che dovrebbe realizzarsi nell‘aprile 2009. Gli unici rallentamenti, ha spiegato il sindaco Iervolino, potrebbero verificarsi qualora si rinvenissero, come spesso é accaduto a Napoli, reperti archeologici o terreni franosi durante gli scavi. Il primo cittadino ha poi aggiunto: per i cittadini é una possibilità semplice, ma concreta di accogliere l’invito del Comune a non circolare con le auto, ma di spostarsi con i mezzi pubblici. E se proprio ci si deve muovere con l’auto, di lasciarla nei parcheggi senza ingombrare le strade e contribuendo ad abbassare il livello delle polveri sottili.
La tariffa minima per il parcheggio sarà di due euro l’ora, in alcune zone superiore. Il Comune potrà intervenire per mantenere le tariffe basse, non attraverso esborsi, ma con concesioni, ossia ci sarà la possibilità per i gestori di realizzare attività collaterali che assicurino ulteriori introiti.