E' diventata operativa la storica delibera del comune di Roma, il primo in Italia a mettere fuori circolazione sistematicamente (con pochissime eccezioni) le auto non catalizzate. E non solo le auto, ma anche - questa la principale novità- camion e furgoni. Il divieto di circolazione ai non catalizzati vale all'interno dell'Anello Ferrroviario, un' area centrale molto più estesa del centro storico. Nel 2002 si era cominciato bloccando le autovetture non catalizzate dei non residenti. Col 2003 il divieto è stato esteso alle autovetture dei residenti e ai veicoli merci. Il comune di Roma ha stanziato miliardi di vecchie lire per incentivare la rottamazione dei vecchi furgoni e la loro sostituzione coi nuovi. Tutto ciò era preannunciato da tempo. Ma alla vigilia dell'entrata in vigore del provvedimento, su proposta dell'assessore al Traffico, la giunta ha deciso di liberalizzare il sabato e la domenica, anche per la difficoltà di controllare il rispetto del provvedimento (l'anello ferroviario è vasto, e non è circondato da telecamere). Quindi il divieto ai non catalizzati vale 24 ore ma dal lunedì al venerdì. Le auto d'epoca, che fino a dicembre potevano circolare, adesso possono farlo solo il sabato e la domenica. Dal divieto ai non cat sono escluse le automobili trasformate a metano o GPL anche se non catalizzate. (Roma è rimasta fedele all'idea che con questa trasformazione le auto non cat inquinino meno.) [a="http://www.ecodallecitta.it/old/dic2002/smog/roma/Lastampacatalitica.htm"]Gli ambientalisti: nessuna deroga alle auto non catalitiche in centro - da La Stampa del 30.12.2002[/a] [a="http://www.comune.roma.it/dipVII/inquinam/contrmerci.html"]Gli incentivi del comune di Roma per l'acquisto di mezzi merci catalizzati[/a] [a="http://www.ecodallecitta.it/old/dic2002/smog/romacat/giornicontati.htm"]Giorni contati per le non catalitiche - da La Repubblica del 29.12.2002[/a] [a="http://www.ecodallecitta.it/old/dic2002/smog/romacat/rottamazione.htm"]La grande corsa alla rottamazione: in fila per demolire l'auto inquinante - da La Repubblica del 02.01.2003[/a]