Rifiuti in Campania, Corte di giustizia Ue condanna l'Italia
La Corte di giustizia Ue del Lussemburgo ha condannato l'Italia in relazione al caso dei rifiuti in Campania. Nella sentenza pronunciata il 4 marzo 2010, i giudici hanno accolto il ricorso della Commissione europea del luglio 2008. Il testo della sentenza
04 March, 2010
La Corte di giustizia Ue del Lussemburgo ha condannato l'Italia in relazione al caso dei rifiuti in Campania. Nella sentenza pronunciata oggi, i giudici hanno accolto il ricorso della Commissione europea nel luglio 2008. La Corte di giustizia ha constatato che l'Italia 'non ha adottato tutte le misure necessarie' allo smaltimento dei rifiuti in Campania. Secondo i giudici, questa situazione 'ha messo in pericolo la salute umana e recato pregiudizio all'ambiente'.
'Non avendo creato una rete adeguata ed integrata di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti nelle vicinanze del luogo di produzione e non avendo adottato tutte le misure necessarie per evitare di mettere in pericolo la salute umana e di danneggiare l'ambiente nella Regione Campania, l'Italia - si legge nella sentenza - e' venuta meno agli obblighi che le incombono in forza della direttiva rifiuti'. Nella regione Campania, i quantitativi ingenti di rifiuti ammassati nelle strade, nonostante l'assistenza di altre regioni italiane e delle autorita' tedesche, dimostrano, sottolinea la Corte di giustizia dell'Ue, 'un deficit strutturale di impianti, cui non e' stato possibile rimediare'. L'Italia ha peraltro ammesso che 'alla scadenza del termine stabilito nel parere motivato, gli impianti esistenti erano ben lontani dal soddisfare le esigenze reali'. 'Ne' l'opposizione della popolazione - continua la Corte -, ne' gli inadempimenti contrattuali e neppure l'esistenza di attivita' criminali costituiscono casi di forza maggiore che possono giustificare la violazione degli obblighi'.
Fonte: Ansa
Legambiente: "Sentenza sacrosanta. Ma in Campania anche esempi positivi da imitare" - Comunicato stampa del 04.03.2010