Dal primo aprile, raccolta “porta a porta” anche nel quartiere barese del Villaggio dei lavoratori
Continua l'estensione della raccolta differenziata domiciliare nella città di Bari. A partire dal mese prossimo, anche tremila residenti nella zona Villaggio dei lavoratori potranno godere del servizio, che in questo modo raggiungerà oltre un quinto della popolazione totale. Buoni, intanto, i risultati ottenuti negli altri quartieri
16 March, 2010
A partire dal primo aprile, altre mille famiglie di Bari potranno usufruire del sistema di raccolta differenziata porta a porta. Dal mese prossimo, infatti, l'Amiu estenderà al Villaggio dei lavoratori il servizio già in funzione nei quartieri di Japigia, Poggiofranco, San Pasquale e Catino. Nei condomini di questa porzione del distretto Stanic compariranno presto i bidoncini colorati per la raccolta di plastica, vetro, alluminio e rifiuti umidi. «In questo modo, - spiega ad Eco dalle Città il presidente della municipalizzata, Giuseppe Savino - estenderemo il servizio ad altri 3mila cittadini». In totale, adesso sono circa 70mila i residenti raggiunti dal porta a porta, pari ad oltre un quinto della popolazione di Bari.
L'introduzione della raccolta domiciliare negli altri quartieri sta dando risultati positivi: a Japigia, il primo distretto a sperimentare il porta a porta cinque anni orsono, ormai si supera stabilmente il 50 per cento. Il dato è di sei o sette punti più basso a Poggiofranco e San Pasquale, dove il servizio è partito meno di un anno e mezzo fa. «Anche a Catino, dove il porta a porta è stato introdotto più di recente, è stato superato il 45 per cento già dopo il primo mese». Questo quartiere, tra l'altro, ha fatto segnare un altro successo immediato: «I rifiuti organici recuperati risultano di particolare qualità, probabilmente grazie al sistema ad hoc che abbiamo adottato, che prevede che gli scarti “umidi” vengano conferiti in spazi condominiali chiusi a chiave». Una garanzia di igiene che evidentemente invoglia i cittadini a differenziare al meglio.