\"È meglio lavare i piatti\"
Eco dalle Città, con il contributo della Regione Piemonte, pubblica "È meglio lavare i piatti": un'indagine sull'utilizzo delle stoviglie usa e getta, lavabili e biodegradabili. La situazione in Italia e l'esempio del Canada
24 March, 2010
Si possono prevenire i rifiuti derivanti dall’uso delle stoviglie usa e getta?
La ristorazione collettiva porta con sé la produzione di molti rifiuti spesso evitabili, ma può diventare anche un ottimo campo di applicazione per azioni finalizzate alla riduzione dei rifiuti: l’introduzione delle pratiche di sostenibilità, come l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili, può determinare infatti una notevole riduzione degli impatti ambientali, oltre a rivestire un elevato valore educativo, dal momento che vengono coinvolti direttamente i cittadini.
Si va infatti sempre più diffondendo nelle fiere, nelle mense aziendali, in quelle scolastiche e in alcuni settori della ristorazione “veloci”, l’utilizzo di stoviglie riutilizzabili o biodegradabili.
Nel 2009 le vendite nel settore delle stoviglie monouso hanno registrato un lieve calo. Da qualche anno si sta affermando il biodegradabile, ma le stoviglie tradizionali pluriuso rimangono ad oggi la soluzione migliore a difesa dell’ambiente. Pur non essendo disponibili molti dati in letteratura sugli impatti ambientali delle stoviglie monouso l’interesse sta rapidamente crescendo: lo testimoniano gli studi di settore degli ultimi anni, che abbiamo analizzato di seguito.
Uno studio dell’ARPA Piemonte consiglia l’uso di stoviglie pluriuso; per l’Ecoistituto Pasquale Cavaliere (Centro Studi Sereno Regis) le stoviglie riutilizzabili generano impatti minori rispetto a quelle usa e getta; anche per l’ARPA Emilia Romagna tra i fattori maggiormente discriminanti a livello ambientale c’è l’utilizzo delle stoviglie in plastica. La conclusione è sempre la stessa: tornare alle stoviglie “del passato” per salvaguardare il nostro futuro. Unica nota dolente per le stoviglie riutilizzabili: una minore convenienza economica, mitigabile con opportune strategie di gestione.
In Italia molti Comuni hanno sostituito nelle mense scolastiche le stoviglie usa e getta e le bottigliette di plastica con piatti riutilizzabili (o biodegradabili al 100%) e acqua del rubinetto. Gli esempi di Roma, Ferrara, Lucca e altri comuni più piccoli lo dimostrano. Il fenomeno è in continua crescita: altri Comuni partiranno nel 2010. Il caso di Milano è emblematico: le mense scolastiche di Milano scodellano ogni giorno pasti per 80 mila studenti in stoviglie di plastica usa e getta, ma i genitori vorrebbero passare alle stoviglie riutilizzabili, come testimonia anche un sondaggio su internet. Le mense universitarie del Piemonte servono ogni giorno pasti freschi in stoviglie riutilizzabili. Le scuole elementari per il momento hanno introdotto l’acqua di rubinetto eliminando le bottigliette di plastica. Venaria Reale (Torino) invece ha già introdotto nelle mense scolastiche le stoviglie biodegradabili.
Siamo poi andati ad indagare a livello nazionale le numerose iniziative intraprese per ridurre i rifiuti derivanti da stoviglie usa e getta durante sagre o feste popolari: Regioni, Province e Comuni di tutt’Italia uniti per dire: “Stop all’usa e getta”. Abbiamo visto come tali iniziative, se supportate da specifiche campagne di comunicazione, possano diventare una grande occasione per sensibilizzare la popolazione sul tema della riduzione dei rifiuti.
Si moltiplicano anche i grandi eventi che mettono al bando le stoviglie monouso in plastica per lasciare spazio alle stoviglie lavabili o biodegradabili al 100%. In Italia, solo negli ultimi mesi del 2009, quattro grandi eventi, tra cui i Mondiali di Baseball, hanno seguìto questa “politica di riduzione dei rifiuti”.
Per cercare poi di capire quale sia la posizione presa al riguardo a livello internazionale abbiamo analizzato il significativo esempio dato dal Canada. Ad esempio l’Università di Alberta (Canada), nella sua sede di Edmonton, sta avviando il “Programma piatti riutilizzabili”, che prevede eco-sconti per gli studenti che scelgano di usare piatti e tazze riutilizzabili e l’affitto gratuito di stoviglie lavabili per chiunque voglia organizzare anche solo un pranzo tra amici. Il progetto è gestito con successo dagli studenti del campus. Ed infine un focus sulla nona edizione della Settimana di riduzione dei rifiuti in Québec (Canada). Quattro milioni di persone hanno partecipato a più di 350 attività di sensibilizzazione. È stata istituita la giornata “Pranzo a rifiuti zero” per le scuole e la settimana senza imballaggi: sono solo alcune delle iniziative che hanno decretato il grande successo di questa manifestazione.
In allegato è possibile scaricare l'indagine "È meglio lavare i piatti".