La bonifica di Acerra
Sono stati avviati i primi test per verificare lo stato dell’attività di riqualificazione del sito Calabricito, comune di Acerra, dove c’è una forte presenza di rifiuti contenenti diossina
07 October, 2008
Sono partiti il 3 ottobre i sopralluoghi per verificare lo stato delle attività di riqualificazione ambientale, avviate dal Commissario Bonifiche, nell’area di Calabricito (comune di Acerra), zona fortemente inquinata da rilevanti concentrazioni di rifiuti tossici. L’obiettivo dei lavori è quello di riportare entro i limiti di legge i livelli di diossina. La bonifica del sito di Calabricito – ha dichiarato il Commissario alle bonifiche Massimo Menegozzo - rappresenta un evento fortemente rappresentativo di una svolta sostanziale nelle attività di bonifica, resa possibile anche grazie a una stretta collaborazione con la struttura militare coordinata dal generale Giannini. Sono stati realizzati ad oggi gli asporti dei tristemente noti cumuli di rifiuti contenenti diossina, e sono iniziate le attività di decorticazione del suolo per la ulteriore caratterizzazione del sito, propedeutica per la definitiva bonifica.
Stando a quanto dichiarato da Menogozzo, quella di Calabricito è solo la prima delle aree del comune di Acerra in cui si lavorerà, come stabilito dall’accordo di programma siglato tra Ministero dell’Ambiente, Sottosegretario alla Presidenza del consiglio delegato alla emergenza rifiuti, Regione Campania e Commissariato di Governo. Le attività di bonifica, infatti, dovranno riguardare l’intero comune.
E' nostra volontà - ha dichiarato al riguardo l'assessore all'ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini - che questa divenga la prima vera opera di bonifica delle aree contaminate che rappresentano una gravissima emergenza in Campania. Affinchè tale risultato possa definirsi raggiunto, abbiamo richiesto che tutta l'opera venga monitorata dall'Assessorato con le migliori risorse interne all'Arpac. Auspico che sia dia vita ad un Comitato congiunto di informazione e controllo con i cittadini e le organizzazioni del territori.