Pioggia di multe per il varo della maxi ZTL
Poche auto in strada, più di mille verbali nel primo giorno di divieto. Si replica domani. da Il Mattino del 08.04.2010
08 April, 2010
Paolo Barbuto
Poche auto in giro di prima mattina. Il maxiblocco alla circolazione comincia a diventare una abitudine per i napoletani e l’allargamento a tre giorni alla settimana, per adesso, è stato ben accolto. Nonostante tutto, però, i furbi continuano a sperare di farla franca, così ieri mattina, nelle tre ore di controllo, dalle 7,30 alle 10,30 i vigili hanno staccato più di mille verbali, 1.024 per la precisione. Per l’esordio post pasquale del divieto alle auto inquinanti, c’è stata mobilitazione in massa della polizia municipale. Pattuglie disseminate capillarmente su tutto il territorio cittadino, con particolare attenzione alle zone di svincolo della tangenziale, le più frequentate dagli automobilisti fuorilegge. In tutto sono stati 85 i posti fissi di controllo per il rispetto dell’ordinanza sindacale, ai quali sono state aggiunte quindici pattuglie mobili che hanno setacciato le strade della città, fermando e multando le auto fuorilegge. Al termine della mattinata le contravvenzioni elevate per il mancato rispetto del divieto di circolazione, sono state 753, alle quali si sono aggiunte 271 multe per altri motivi, in particolare per il mancato utilizzo della cintura di sicurezza. Nei giorni «vietati» possono circolare solo le auto non inquinanti (euro 4 o alimentate a gas), ma c’è una «apertura» verso le persone che pur avendo un’auto non ecologica, si organizzano per muoversi insieme. È il car pooling, la condivisione dell’automobile per andare al lavoro o in giro: basta essere almeno in tre, compreso l’autista, per poter circolare liberamente anche con auto euro 2 o euro 3. E proprio il car pooling sta diventando una buona abitudine dei napoletani. Non esistono dati specifici perché non c’è uno ancora uno studio scientifico sull’argomento; però i vigili, che hanno il monitoraggio costante delle abitudini degli automobilisti, vedono sempre più auto «condivise» nelle ore del blocco. Un buon segnale. Così come sono ottimi i segnali che arrivano dal trasporto pubblico. Nel corso della prima fase dell’esperimento, quella scattata all’inizio di dicembre, i dati ufficiali hanno accertato un aumento del 5% della velocità media dei bus della Anm, segno che le strade, soprattutto le corsie preferenziali, sono più libere. Nei giorni del blocco della circolazione arrivano anche dati «importanti» sull’utilizzo del trasporto su ferro. Metronapoli ha registrato una crescita media del 25% dei passeggeri della linea 1 della metropolitana, con picchi che sono arrivati fino al 56%. Questa settimana, però, non farà testo sull’impatto della nuova ordinanza. Dopo la «tregua» pasquale che ha compreso anche il lunedì dell’angelo, sono rimasti solo due giorni di stop alle auto, così come avveniva fino al mese scorso. La settimana che metterà a dura prova i controlli della polizia municipale e la pazienza dei napoletani, sarà la prossima: in sette giorni, dal 12 al 18 aprile, ci saranno ben quattro blocchi di circolazione che culmineranno con la domenica a piedi in concomitanza con la maratona. In quella occasione il divieto sarà esteso a tutti i veicoli e durerà cinque ore, dalle 8.30 alle 13.30. Le limitazioni alla circolazione causano, come d’abitudine, polemiche e discussioni: c’è, soprattutto, chi chiede di non considerare le auto come le uniche colpevoli dell’avvelenamento dell’aria. C’è anche un intervento da parte dei Verdi con il capogruppo al Comune Zibaldi e il commissario regionale Borrelli che lanciano una proposta: «Bisogna cambiare l’orario del blocco mattutino che penalizza chi va al lavoro e chi deve accompagnare i figli a scuola. La circolazione andrebbe vietata dalle 9 a mezzogiorno». Per i Verdi andrebbe anche rinforzato il controllo sui mezzi pesanti che effettuano il carico e lo scarico in orari sbagliati, contribuendo alla paralisi del traffico.