Milano: l'Amsa presenta in Regione il progetto del secondo termovalorizzatore
Due settimane dopo le elezioni regionali, torna alla ribalta il secondo inceneritore. Secondo un'agenzia Ansa, la municipalizzata milanese ha presentato in Regione Lombardia il progetto del nuovo termovalorizzatore che sorgerebbe nel Parco Sud Milano
09 April, 2010
Sembrava scomparso da ogni dibattito politico, ma è tornato all'improvviso. E' la discussione sul secondo termovalorizzatore milanese. Non se n'è più parlato subito dopo le elezioni provinciali ed europee 2009, durante le quali Berlusconi accusò l’allora giunta provinciale di Filippo Penati di non volere il termovalorizzatore e di creare un’emergenza rifiuti simile a quella campana. Da quel momento poi quasi nulla: il tema dell'inceneritore era tabù, sparito dai confronti della politica; neppure è stato sfiorato nella recente campagna elettorale per le regionali.
Ma dopo due settimane dalla riconferma al Pirellone di Formigoni, l’Amsa ha presentato in Regione Lombardia il progetto per il secondo termovalorizzatore milanese da realizzare nel Parco Sud di Milano.
Un lancio dell’agenzia Ansa parla anche di una lettera con la presentazione del progetto recapitata ai sindaci di Milano, di Opera e di Rozzano.
Le reazioni: per l’assessore all’ambiente del Comune di Milano, Paolo Massari, “il progetto deve essere ancora approvato e potrà essere accolto solo se saranno messe in campo opere di mitigazione per quel che riguarda l'impatto sull'ambiente e sulla mobilità”. Una dichiarazione che assomiglia tanto allo zucchero per far andare giù la pillola.
“La realizzazione di un nuovo termovalorizzatore – ha anche aggiunto- non dovrà in alcun modo confliggere con le politiche di incremento della raccolta differenziata”.
Più duri commenti del sindaco di Rozzano, Massimo D’Avolio e di Filippo Penati. “Non è possibile – ha dichiarato il sindaco di Rozzano - costruire nel parco Sud Milano ciò che la città non desidera, come il depuratore, il carcere o l'inceneritore”. “Chiederò a Berlusconi - aggiunge Filippo Penati -di bloccare questa scelta scellerata”. “Un nuovo impianto - stigmatizza Penati - anzichè sostituirne uno piccolo e vecchio, scegliendo tra quelli già esistenti. Avevo già denunciato che sarebbe finita così, complice anche Berlusconi che ha gettato nella campagna elettorale falsità, paventando l'emergenza rifiuti nella provincia di Milano”.
I lanci delle agenzia Ansa e AdnKronos