Alemanno: presto nuovo gassificatore ad Albano, ma il piano rifiuti di Roma va rivoluzionato
L'annuncio nel corso del "viaggio della memoria" che il sindaco di Roma sta conducendo in Giappone: il gassificatore di rifiuti di Albano sarà presto realizzato, ma non basterà da solo a consentire la chiusura di Malagrotta. Immediate le polemiche del comitato che si oppone all'impianto
15 April, 2010
«Non siamo stati noi a scegliere il sito di Albano, ma crediamo che sia un impianto da portare a termine e da questa visita di oggi abbiamo tratto una ulteriore convinzione che può essere uno strumento estremamente importante». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, al termine della visita ad un centro di smaltimento dei rifiuti a Tokio, dove si trova in viaggio da qualche giorno. «Abbiamo visto - ha precisato Alemanno - come in qualche modo la tecnologia della gassificazione, che nel nostro caso sarà realizzato ad Albano, rappresenti l'evoluzione rispetto all'impianto di Malagrotta. È una tecnologia effettivamente efficiente e che permette di affrontare in maniera significativa il problema dello smaltimento dei rifiuti». Il sindaco ha poi polemizzato con il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e con il vicepresidente della vecchia Giunta regionale, Esterino Montino, colpevoli, secondo lui di aver «scritto una lettera bloccando Albano».
Le dichiarazioni di Alemanno, pur se rilasciate dall'altra parte del mondo, hanno suscitato la reazione immediata del Coordinamento no inc, che lotta contro la realizzazione dell'impianto. Secondo i membri del comitato, la costruzione del gassificatore scoraggerebbe l'incremento della raccolta differenziata e del riciclo, che a Roma e nel Lazio sono fermi a risultati mediocri. «Non capiamo davvero come si possano volere insieme inceneritore e raccolta differenziata – commentano dal Coordinamento – visto che nel primo si dovrebbero bruciare i frutti della seconda».
Alemanno, comunque, ritiene che l'apertura della nuova struttura non basterebbe comunque a risolvere il problema dello smaltimento della spazzatura di Roma, e non consentirebbe, dunque, di chiudere immediatamente la discarica di Malagrotta. «Ci vorrà qualche altra cosa e su questo dovremmo confrontarci con il presidente Polverini, però il gassificatore sarebbe già un passo molto importante per chiudere la discarica di Malagrotta, anche se oggi non siamo ancora in grado di dire quando chiuderà». In conclusione, il sindaco prevede di rivoluzionare completamente il piano per la gestione dei rifiuti nella capitale, senza escludere la realizzazione di un ulteriore impianto di incenerimento e di una piccola discarica per lo smaltimento delle ceneri. «Dobbiamo confrontarci con la Regione e riformulare completamente il piano rifiuti che è totalmente campato in aria - ha concluso - Dobbiamo portare la raccolta differenziata ad un dato realistico se pur ambizioso, perché raggiungere il 35% e mantenerlo, vuol dire arrivare agli standard più alti delle capitali europee».