PeaceLink su benzo(a)pirene: "Superato anche nel 2009 il valore limite nel quartiere Tamburi a Taranto"
L'associazione PeaceLink rivela il superamento del valore obiettivo di 1 nanogrammo a metro cubo di benzo(a)pirene a Taranto: la stazione di monitaraggio di via Machiavelli ha registrato nel 2009 una media annua pesata pari a 1,3 ng/m3 (fonte Arpa Puglia). PeaceLink: “Non venga concessa l'Autorizzazione Integrata Ambientale all'Ilva se rimangono in funzione le batterie obsolete della cokeria”
20 April, 2010
“E' stato superato per il terzo anno consecutivo il valore obiettivo di 1 nanogrammo a metro cubo per uno dei più potenti cancerogeni a Taranto: il benzo(a)pirene. Il benzo(a)pirene è un genotossico e può modificare il DNA trasmesso dai genitori ai figli”. Inizia così la nota di PeaceLink che rivela, anche nel 2009, il superamento del valore obiettivo per il benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi a Taranto. PeaceLink ha ottenuto i dati sul benzo(a)pirene con apposita richiesta scritta all'Arpa Puglia. “Nell'anno 2009 - scrive l'Agenzia regionale per la protezione ambientale nella sua risposta - tale valore obiettivo è stato superato a Taranto, nel sito di monitoraggio attivo in via Machiavelli, dove la media annua pesata è risultata pari a 1,3 ng/m3. Anche nel 2008, nel periodo maggio-dicembre, era stato registrato nella stessa stazione di monitoraggio il valore medio di 1,3 ng/m3”.
“Diverse sono le sorgenti di questo inquinante – commenta PeaceLink - tuttavia una percentuale significativa è attribuibile all'Ilva di Taranto. Dato che buona parte del benzo(a)pirene è emesso dalla cokeria Ilva, PeaceLink chiede che non venga concessa l'Autorizzazione Integrata Ambientale all'Ilva se rimangono in funzione le batterie obsolete della cokeria. O si acquistano le migliori cokerie del mondo nuove di zecca e le si piazzano nel punto più lontano dalla città oppure nessuna autorizzazione può essere concessa.
“Nonostante la riduzione della produzione di coke dell'Ilva nel 2009 – aggiunge PeaceLink - il benzo(a)pirene rimane a 1,3 nanogrammi a metro cubo nel quartiere Tamburi, ossia il 30% oltre il valore obiettivo fissato dalla legge che è di 1 nanogrammo. Respirare per un anno un simile quantitativo di questo cancerogeno equivale per un bambino a respirare l'equivalente di mille sigarette all'anno. Le analisi ventoselettive hanno dimostrato inquivocabilmente che il benzo(a)pirene proviene in quantità preponderante dall'area industriale”.
Il 3 dicembre 2009 anche il sindaco di Taranto aveva scritto all'Arpa per chiedere il controllo dei valori di benzo(a)pirene in atmosfera. Nella sua lettera, Ippazio Stefàno, chiedeva al direttore generale dell'Arpa, Giorgio Assennato di «rassicurare me ed i cittadini di Taranto attraverso specifici controlli da effettuare e ripetere in tutti i quartieri allo scopo di prendere, se necessari, urgenti provvedimenti condivisi».
Ora PeaceLink chiede al sindaco di Taranto un deciso intervento a tutela della salute pubblica di fronte ai gravi dati dell'inquinamento ambientale emersi con le misurazioni dell'Arpa Puglia. In particolare, l'associazione chiede al primo cittadino di Taranto un'ordinanza che prescriva all'Ilva un'immediata drastica riduzione delle emissioni. Peacelink chiede, inoltre, che sia installato entro un mese attorno alla cokeria Ilva un sistema ad alta risoluzione temporale di rilevazione istantanea e continuativa delle emissioni di IPA,di cui il benzo(a)pirene è il componente più pericoloso.
Il Decreto Legislativo 152/07 (art.3 commi 3 e 4) prescrive, anche per il benzo(a)pirene, che "le Regioni, nelle zone in cui i livelli degli inquinanti superano i valori obiettivi, adottino le misure necessarie a perseguire il raggiungimento del valore obiettivo entro il 31 dicembre 2010, con priorità per le misure che intervengono sulle principali fonti di emissione".
Benzo(a)pirene: superato il valore di 1 nanogrammo a metro cubo a Taranto nel quartiere Tamburi- dal sito PeaceLink del 16.04.2010