Nuova marcia indietro per la raccolta differenziata a Napoli
Non aumenta, ma cala di quasi un punto, la percentuale della raccolta differenziata a Napoli. Rispetto ai dati forniti dall’Asia spa, relativi al mese di febbraio, quelli di marzo presentano un ribasso dello 0,71%. Si fa quindi ancora più difficile raggiungere l’obiettivo del 35% entro fine anno. A Salerno e Avellino, invece, confermati ottimi risultati grazie al potenziamento del “porta a porta”
26 April, 2010
Continua l’andamento altalenante della differenziata a Napoli.
Si era verificato già all’inizio del 2010 quando, dopo aver raggiunto un risicato 20% nel mese di dicembre, a gennaio la percentuale della differenziata era calata al 18,28%. Passano i mesi ma la situazione è sempre la stessa: a febbraio si registra un nuovo aumento di oltre un punto e mezzo percentuale arrivando al 19,87% per poi riscendere a marzo al 19,16%.
Un dato, questo, che fa sperare sempre meno nel decollo della raccolta differenziata cittadina e vede sempre più lontano l’obiettivo del 35% da raggiungere entro fine anno.
Non sono state rispettate neanche per il mese di marzo le previsioni sulla raccolta differenziata avanzate dal sindaco Iervolino che aveva posto come traguardo, raggiungibile per fine febbraio, il 24.1%.
La raccolta differenziata non sembra aver preso piede, almeno nel capoluogo. La situazione, infatti, è molto diversa se ci spostiamo a Salerno e Avellino, che già dal 2009 hanno abbondantemente superato il 35%.
Le due province campane si sono contraddistinte per gli ottimi risultati raggiunti, merito anche delle molte azioni di sensibilizzazione attuate dalle amministrazioni locali e del potenziamento del “porta a porta”. Non ultima “Rifiuti d’autore” a Salerno, una mostra speciale a metà tra espressione d'arte ed educazione alla raccolta differenziata, al riciclo delle materie riutilizzabili e alla salute del cittadino.