Confronto pubblico sul parcheggio di Piazza San Carlo
Il progetto esecutivo pronto per i primi di marzo (primo resoconto sul dibattito svoltosi il 19 febb)
20 February, 2004
di Leonardo Vilei Il futuro parcheggio sotterraneo di Piazza San Carlo sembra ormai imminente Entro i primi di marzo sarà presentato in Comune il progetto esecutivo, e, dopo le necessarie valutazioni tecniche, si procederà dunque, nel giro di due o tre mesi, all’inizio dei lavori. Il cantiere non interesserà l’intera piazza, ma dovrebbe articolarsi in varie porzioni, lasciando sempre una parte di viabilità e una parte di sosta, come ha spiegato l’Assessore ai lavori pubblici Maria Grazia Sestero. Se ne è parlato durante il dibattito organizzato dall’Associazione Altera, giovedì 19 febbraio presso la sala conferenze della Galleria d’Arte Moderna. Erano presenti, insieme all’Assessore Sestero, l’Architetto Enzo Bettini, l’Architetto Lino Malara, Sovrintendente Regionale ai Beni Culturali e Architettonici, l’Onorevole Maria Chiara Acciarini, Roberto Lombardi, dell’associazione Italia Nostra, per la cura e la tutela dei beni monumentali. Moderatore della serata Davide Moratti dell’Associazione Altera, che ha introdotto la discussione evidenziando come attorno al parcheggio di Piazza San Carlo si confrontino due culture diverse sulla gestione della mobilità cittadina. Il dibattito aveva infatti il compito di far dialogare le diverse posizioni ed è stato l’occasione per una proposta lanciata da Davide Moratti. “Riteniamo che un’opera così importante debba essere discussa con i cittadini. Lanciamo la proposta di istituire un osservatorio allargato in cui potranno intervenire le istituzioni Comunali, le Associazioni dei cittadini e la Sovrintendenza ai Beni Culturali, al fine di monitorare sia lo svolgimento di questo progetto, che altri futuri lavori che interesseranno i beni collettivi. Un simile osservatorio, può essere un tentativo nella direzione del bilancio partecipativo con intervento diretto dei cittadini, del quale si è discusso negli ultimi anni nei forum mondiali di Porto Alegre e poi di Bombay”. Rispetto alla creazione di questo osservatorio un parere favorevole è venuto dall’Assessore Sestero, che si è detta dispobile all’allargamento della discussione, pur confermando la scelta di fondo di fare il parcheggio. Ragioni che ha illustrato nella sua relazione sulla viabilità e sul traffico, corredata da una serie di ricostruzioni virtuali sulla futura sistemazione di Piazza San Carlo, interamente pedonalizzata, entro il 2005, ma traforata, lungo tutto il perimetro a ridosso dei portici, dalle griglie di areazione del parcheggio sotterraneo, (due grate anche accanto al Caval d Bruns) oltre che da quattro rampe per l’accesso pedonale al parcheggio. Questi i dati generali forniti da Sestero. “Abbiamo in programma un allargamento della Ztl, che verrà presidiata da nuove porte elettroniche. Da lunedì 16 febbraio sono attive sette telecamere e il traffico è diminuito del 30%; il 50% del traffico rimanente è costituito da automobilisti senza permesso. Le porte elettroniche saranno portate a 39 in tutto, in modo da avere un presidio completo. Saranno incrementati i percorsi ciclabili in centro, così come le aree pedonali. Piazza San Carlo sarà ovviamente tra queste ed è allo studio la possibilità di rendere pedonale anche Piazza Cln. Il parcheggio consegnerà 380 posti auto, che andranno ad unirsi ai 370 già esistenti sotto via Roma, con ingresso da Piazza Carlo Felice, e ai 90 nuovi posti che verranno creati sotto il tratto di Via Roma che parte da Piazza Castello (Roma 2), per un totale di 830 posti. Le rampe di acesso saranno quella esistente di Piazza Carlo Felice, una in via Gobetti e una in Piazza Castello. Quelle di uscita saranno una in Via Alfieri (nuova), una in Piazza Carlo Felice. Per quanto riguarda le griglie in Piazza San Carlo stiamo cercando di avere una deroga dal governo ai decreti sulla areazione per ridurne la percentuale rispetto al perimentro della Piazza”. La legge italiana sulla sicurezza dei parcheggi sotterranei fissa infatti in un venticinquesimo la presenza delle griglie di areazione rispetto alla superficie totale del parcheggio sotterraneo, percentuale ben al di sopra degli standard europei. Successivamente la parola è andata all’Architetto Enzo Bettini, membro di una commissione dell’Ordine degli Architetti, “Trasformazioni urbane”, che studia appunto la mobilità urbana. Il suo intervento è stato alquanto scettico rispetto alla scelta del parcheggio sotterraneo, non tanto per ragioni artistiche o architettoniche, quanto per razionalità urbanistica. “Ci sono due soluzioni rispetto alla viabilità: soddisfare la circolazione privata di automobili e quindi costruire i parcheggi; dissuadere il più possibile la circolazione privata, specie nei centri storici. I 300 posti di Piazza San Carlo non risolvono il problema se non si adottano serie politiche di decongestionamento del traffico. La gente deve avere mezzi alternativi funzionali, rapidi, comodi; solo una capillare rete di metropolitana può assolvere questo compito, come indicava il progetto degli anni sessanta: tre linee di metro che attraversavano il centro”. Per quanto riguarda invece le ragioni artistiche era presente l’Architetto Lino Malara, che coordina in Regione l’amministrazione dei Beni Culturali. Malara ha spiegato perché la Sovrintendenza ha dato il via libera di massima al progetto del parcheggio :”Piazza San Carlo non mantiene l’unitarietà architettonia settecentesca. La parte nord è un rifacimento degli anni trenta, così come l’edificio del San Paolo è stato rifatto dopo i bombardamenti della guerra. Non siamo quindi di fronte ad una piazza interamente originale, sebbene con questo non si vuole sminuire il grande valore architettonico. Il Comune ci ha presentato il progetto come condizione per la pedonalizzazione; noi l’abbiamo accettato, ma con grande attenzzione per le grate e le rampe, che devono essere meno impattanti possibile, magari in materiali che evitino l’effetto che si ha in Piazza Bodoni”. Una serie di interrogativi sulla reale necessità del parcheggio sono giunti dall’Onorevole Maria Chiara Acciarini, tra i firmatari delle petizione contro il progetto. “Questi 380 posti auto sono così indispensabili? Piazza San Carlo non è il gioiello della città che aspira giustamente adiventare città d’arte? Non rischiamo troppo? Nessuno può sostenere che le griglie stiano bene e le 4 uscite pedonali non saranno certo un abbellimento. Mi sembra che l’esperienza di Piazza Emanuele Filiberto e Piazza Bodoni debba scongiurare questo parcheggio”. Su posizioni simili Roberto Lombardi di Italia Nostra, associazione per la cura e la tutela dei Beni Monumentali. “La Piazza verrà consegnata alla compromissione totale, che influenzerà il futuro piano del traffico. La presenza di parcheggi in centro crea una contraddizione rispetto alle politiche di alleggerimento del traffico: attualmente i posti in superficie in Piaza San Carlo sono 260; sotto terra ce ne saranno 380, il 50% in più. Questo è un modo per attirare le auto e congestionarle nel traffico delle deviazioni e delle uscite dalla rampe di ingresso e uscita”. Numerosi gli interventi dei cittadini presenti in sala, preoccupati dell’impatto che avrà il nuovo parcheggio sia sulla piazza che sul traffico. Emblematico e provocatorio il commento di Maria Teresa Roli, Presidente Regionale di Italia Nostra, che si dice “convinta che di errori come in Piazza Emanuele Filiberto non se ne faranno più. Il parcheggio sotto Piazza San Carlo infine non si farà, è una questione di buon senso”. Quasi come "ORGANO" della contestazione ma anche del possibili osservatorio è stato presentato il sito www.piazzasancarlo.org