Milano: per l’Amsa non ci sono alternative a realizzare il termovalorizzatore ad Opera
La municipalizzata milanese continua per la sua strada: l’inceneritore serve per affrontare la questione dei rifiuti, attendiamo il parere della Regione. Intanto l’assessore regionale Daniele Belotti ha pochi dubbi: per ora le esigenze portano a realizzare l’impianto
06 May, 2010
L’Amsa sembra continuare sulla propria strada di voler realizzare un secondo termovalorizzatore nel sud milanese. Nonostante l’orientamento contrario espresso nei giorni scorsi dal Consiglio di Amministrazione del Parco Agricolo Sud Milano, la municipalizzata milanese ritiene che il secondo impianto va costruito nel territorio compreso tra Opera e Rozzano perché non ci sono altre alternative. L’inceneritore, secondo il presidente dell’Amsa Sergio Galimberti, serve per risolvere il problema dei rifiuti e ribadisce che lo dice il Piano Provinciale dei Rifiuti e non l’Amsa.
Così, l’Azienda attende ora il pronunciamento della Regione e del neo-assessore all’ambiente Daniele Belotti, che chiamerà a un tavolo tutti i soggetti istituzionali interessati. Sulla necessità di un nuovo impianto, però, ci sono pochi dubbi:”Se mi dimostrassero dati alla mano che non serve, io sarei contento di non fare un altro termovalorizzatore. Se la differenziata arrivasse all’80 per cento ne farei a meno. Ma per ora le esigenze portano a realizzare l’impianto”, ha dichiarato proprio Belotti.
Il Comune di Milano intanto vuole andare avanti. L’Assessore all’ambiente di Palazzo Marino ha dichiarato che: “i termovalorizzatori sono utili alla città. Sul luogo giusto in cui realizzarlo mi devono convincere che l’area scelta da Amsa non va bene”.
Termovalorizzatore, Amsa: Parco Sud unica alternativa- da Il Giornale del 06.05.2010