“Milano Respira”, il laboratorio civico per la sostenibilità urbana promosso da Edoardo Croci, Enrico Fedrighini, Carlo Montalbetti e Giancarlo Morandi plaude alla partecipazione di Milano alla “Giornata nazionale della bicicletta” e ritiene che la chiusura al traffico della cerchia dei Navigli che si realizzerà nell’occasione possa costituire un test per l’adozione di provvedimenti permanenti di ampliamento delle aree riservate a pedoni e ciclisti, nel centro storico e non solo.
Ai milanesi la bici piace. Lo dimostra la forte crescita nell’utilizzo del mezzo (il 4,5% degli spostamenti in città avviene in bici) e il successo del bike sharing con una media di 3.000 prelievi al giorno.
Al gradimento dei milanesi deve corrispondere un rafforzamento delle politiche a favore della bicicletta. L’ultimo rapporto dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) sulla qualità ambientale delle aree metropolitane mette infatti in evidenza che “Milano denota un certo ritardo rispetto alle altre città del nord del Paese” per quanto riguarda l’estensione delle piste ciclabili.
Milano ha una dotazione di piste ciclabili di 5,7 metri ogni 100 abitanti, a confronto con i 300 di Helsinki, i 150 di Hannover, i 95 di Stoccolma, i 66 di Copenhagen, i 62 di Vienna, i 53 di Amsterdam, tra le città leader in Europa. In Italia è diciannovesima su trentatre considerate, tra le prime Modena, Brescia, Padova. Per di più solo 4 piste superano i 4km di lunghezza (Fiera-Solari, Martesana, Forlanini e Naviglio Grande), mentre il resto è costituito da spezzoni di rete.
Le richieste di Milano Respira. A questo proposito Milano Respira chiede che:
1. venga garantito il completamento entro il 2010 degli interventi prioritari già individuati e finanziati lo scorso anno (19 km di nuove piste, 2 raggi verdi e la riqualificazione e ricucitura di tratti esistenti) e si dia attuazione integrale al “piano della mobilità ciclistica”,
2. si modifichi l’intervento di riqualificazione di Corso Buenos Aires prevedendo l’inserimento di una pista ciclabile. Secondo l’ultimo censimento (2009) di FIAB Ciclobby è l'arteria cittadina più percorsa da bici con 3.181 passaggi di bici giorno,
3. si riprenda e si completi il piano originale del sistema di bike sharing, allargandolo alla cerchia dei Bastioni e ai principali attrattori (stazioni, università, ospedali, ecc,) con 5.000 biciclette.
Già oggi Milano figura tra le città leader in Europa con 1.400 bici distribuite in 103 stazioni, con davanti Parigi (20.000 bici in 1.451 stazioni), Barcellona (6.000 bici in 400 stazioni), Lione (3.800 bici in 340 stazioni), Siviglia (2.000 bici in 250 stazioni), Copenhagen (2.000 bici in 110 stazioni), Monaco e Berlino (rispettivamente 2.000 e 1.715 bici con un modello di distribuzione diffusa) e seguita da Stoccolma, Oslo, Saragozza e Bruxelles con 1.000 bici (e rispettivamente 80, 100, 100 e 108 stazioni) (dati: indagine Milano Respira, 2010)
La realizzazione integrale del progetto milanese porterebbe la città al terzo posto in Europa.
La procedura di infrazione in corso da parte dell’Europa nei confronti dell’Italia per la carenza delle azioni per raggiungere gli standard di qualità dell’aria previsti a tutela della salute in alcune regioni, fra cui la Lombardia – concludono i promotori di “Milano Respira” – richiede un rafforzamento delle misure a favore della bicicletta e delle altre forme di “mobilità pulita”.

Bike sharing in Europa
Dove bici stazioni

Parigi 20.000 1.451
Barcellona 6.000 400
Lione 3.800 340
Siviglia 2.000 250
Copenhagen 2.000 110
Monaco 2.000 Diffusa
Berlino 1.715 Diffusa
Milano 1.400 103
Stoccolma 1.000 80
Oslo 1.000 100
Saragozza 1.000 100
Bruxelles 1.000 108

(Indagine Milano Respira 2010