Biciday, il Campidoglio presenta il Piano della ciclabilità di Roma
In occasione della Giornata nazionale della bicicletta, il Comune di Roma ha presentato il nuovo Piano quadro della ciclabilità. Previsti quasi 1000 chilometri di piste protette entro il 2020, mentre le postazioni di bike sharing dovrebbero passare da 27 a 350 in poco più di cinque anni. In programma anche l'incremento dei posti bici nei parcheggi di scambio. Legambiente Lazio: «Ora però si trovino i fondi»
10 May, 2010
In occasione della Giornata nazionale della bicicletta, la cui prima edizione è stata celebrata il 9 maggio, il Campidoglio ha presentato il nuovo Piano quadro della ciclabilità di Roma. Il documento, approvato qualche settimana fa con una delibera di Giunta comunale, prevede che entro il 2013 vengano realizzati 200 chilometri di piste ciclabili protette, che dovrebbero arrivare a 986 nel 2020 (con un aumento del 436 per cento rispetto ad oggi). Il Piano, illustrato dall'assessore capitolino all'Ambiente, Fabio De Lillo, e da quello alla Mobilità, Sergio Marchi, punta anche ad incrementare i parcheggi di scambio per le biciclette in corrispondenza della stazioni ferroviarie e della metropolitana. Dai 374 posti bici attuali si dovrebbe passare a 1.434. Nuove rastrelliere, per un totale di 2.700 posti, dovrebbero essere installate anche presso le 135 scuole di Roma. Novità, inoltre, sul fronte del bike sharing, che dovrebbe essere potenziato incrementando il numero di stazioni di prelievo delle biciclette, che dovrebbero passare, entro il 2016, dalle attuali 27 a 350.
«Questo è un piano che Roma non ha mai avuto - ha commentato De Lillo - ed è uno strumento che l’Europa ci chiede anche per poter accedere ai fondi». Resta sa sciogliere il nodo legato alla copertura finanziaria: l'attuazione del programma (che ora dovrà essere definitivamente approvato dal Consiglio comunale) richiede uno stanziamento di circa 43 milioni di euro, per i quali Alemanno ha chiesto «il sostegno dello Stato, dell'Unione Europea, della Regione».
La presentazione è avvenuta tra le proteste di un gruppo di ciclisti romani, che lamentano il ritardo con cui il Piano quadro è stato approvato. I manifestanti si sono presentati in Campidoglio indossando magliette con le scritte “Sono 364 giorni che vi aspettiamo: benvenuti in Europa”, “Di traffico si muore”, “La civiltà ha un limite 30”. Soddisfazione per l'approvazione del documento è stata invece espressa da Legambiente Lazio, che ha però sottolineato l'urgenza di recuperare i fondi necessari per l'attuazione: «Finalmente Roma ha un piano della ciclabilità – ha commentato Lorenzo Parlati, presidente dell'associazione ambientalista – ma il banco di prova ora sarà quello del bilancio per reperire le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi, accelerandone l'attuazione con priorità decise tramite un confronto serrato con i cittadini, i comitati e le associazioni, recuperando il tempo perduto, prima dell'approvazione finale in Consiglio Comunale».
Foto Repubblica