Processo allo smog: a Firenze assolti gli amministratori, e a Milano?
La sentenza che ha assolto l'ex-sindaco di Firenze e l'ex-presidente della Regione Toscana costituirà un precedente per la difesa degli amministratori lombardi? Lo abbiamo chiesto ad un avvocato milanese
19 May, 2010
A Firenze, l'ex-Sindaco Domenici e l'ex-Presidente della Regione Martini sono stati assolti dall'accusa di aver fatto poco contro lo smog. Le ipotesi di reato mosse dalla Procura della Repubblica fiorentina erano quelle di "getto di cose pericolose" e di "omissione di atti d'ufficio". I due ex-amministratori toscani hanno vinto la causa a loro carico perchè, secondo il Tribunale, "i fatti non sussistono".
Dopo questa sentenza, ora ci si chiede quali riflessi ricadranno sull'indagine milanese contro il Presidente lombardo Formigoni, il sindaco Moratti, il presidente della Provincia Podestà e l'ex-presidente Penati. I fatti sono noti: un esposto fatto dal Codacons lo scorso autunno, ha portato all'avvio dell'indagine notificata nel dicembre 2009 agli interessati. I termini di scadenza per la chiusura delle indagini sono stati fissati per il 24 maggio prossimo, anche se non si esclude che la deadline possa slittare in avanti.
Ma la sentenza di Firenze potrebbe costituire un precedente per l'indagine milanese e portare all'archiviazione? Oppure, in caso di rinvio a giudizio e di dibattimento, sarebbe di aiuto per gli avvocati degli imputati? Difficile per ora dirlo.
Ma secondo un avvocato milanese, a cui abbiamo chiesto di esprimere un parere a caldo, esistono alcuni elementi che fanno la differenza tra il processo fiorentino allo smog e il caso milanese. Un parere che naturalmente è stato espresso non conoscendo ancora le motivazioni della sentenza, che saranno rese note tra 90 giorni.
Innanzitutto, c'è da prendere in considerazione la posizione sostenuta dagli avvocati difensori: "un terzo della composizione del Pm10 è da attribuire a un contributo naturale e che l’inquinamento non deriva soltanto da fonti locali ma anche transfrontaliere. Quindi regione e comuni non possono governarli da soli ma serve una serie di misure che integrino i livelli locale, regionale, nazionale ed europeo". Secondo il legale milanese sarà difficile dimostrare che l'inquinamento milanese deriva da fonti transfrontaliere e non soltanto locali. Ammesso e non concesso, poi, che la sentenza dei giudici toscani, come è emerso dalle dichiarazioni della difesa, preveda che applicando correttamente la normativa comunitaria non sussisterebbe neppure il superamento dei limiti di legge sullo smog, sarebbe difficile immaginare la stessa cosa per Milano dove lo sforamento supera di gran lunga i valori-soglia previsti dalla legge.