A Torino la raccolta differenziata parla sette lingue
L'Amiat dà il via a una campagna comunicativa per sensibilizzare le comunità immigrate presenti a Torino sulla raccolta differenziata. Saranno distribuiti 30.000 opuscoli informativi nei negozi gestiti da stranieri e verranno installati 800 banner pubblicitari sui mezzi pubblici. Coinvolti nell'iniziativa anche i ragazzi volontari del Servizio Civile Giovani Immigrati della Città. Il lancio della campagna è previsto per il 30 maggio a Porta Palazzo
28 May, 2010
Sette lingue per sensibilizzare gli abitanti di Torino, italiani e stranieri, su come fare correttamente la raccolta differenziata. L'idea è dell'Amiat, che dalla fine del mese metterà in circolazione 30.000 opuscoli informativi e 800 banner pubblicitari sui mezzi pubblici. L'iniziativa "è finalizzata ad informare le principali comunità straniere sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti differenziati e più in generale sulle regole di igiene ambientale vigenti in città" si legge nel comunicato stampa dell'azienda urbana. I libercoli (a forma di cono di gelato ricavato dalla Mole, con sette gusti corrispondenti alle lingue più parlate in città: italiano, inglese, francese, spagnolo, rumeno, arabo e cinese) saranno diffusi nei, e dai, negozi di San Salvario, Porta Palazzo e Barriera di Milano gestiti da stranieri. Ad occuparsi della distribuzione saranno i volontari del Servizio Civile Giovani Immigrati della Città di Torino - coordinati dal comitato The Gate e dalla cooperativa Kairos dei Bagni pubblici di via Agliè - incaricati di spiegare ai commercianti il senso della campagna invitandoli a farsi loro stessi promotori con i clienti. Gli opuscoli saranno anche distribuiti negli uffici stranieri delle dieci circoscrizioni cittadine e in Questura.
Il lancio della campagna avverrà domenica 30 maggio a Porta Palazzo durante la tradizionale manifestazione cittadina In piazza si impara, finalizzata ad insegnare la lingua italiana agli stranieri. Oltre a ricevere materiali informativi, i presenti potranno gustare anche qualche pallina di gelato.