Conai: per differenziata di qualità serve una corretta informazione da parte dei Comuni
Secondo un'indagine Ipsos – Comieco, 8 italiani su 10 si impegnano a separare carta e cartone ma sono ancora tanti quelli che non hanno ancora imparato a differenziare correttamente questi materiali. Il direttore generale del Conai, Walter Facciotto: "Un cittadino che si pone nella condizione di mettere un piccolo pezzo di carta come lo scontrino nella raccolta differenziata vuol dire che ha una coscienza ambientale". E aggiunge: "Occorre una maggiore comunicazione e informazione da parte dei Comuni e di chi gestisce il servizio di raccolta"
31 May, 2010
Un'indagine Ipsos – Comieco rivela che, nonostante 8 italiani su 10 si impegnino giornalmente a separare la carta e il cartone dagli altri rifiuti, sono ancora tanti quelli che non hanno ancora imparato a differenziare correttamente questi materiali. In generale, sono ancora molti gli errori in cui incappano spesso i cittadini anche se vanno evidenziati dei miglioramenti.
Il 27% degli intervistati, sbagliando, manda alla differenziata la carta sporca di cibo (31% nel 2009), e si confermano frequenti errori come differenziare i giornali ancora avvolti nel cellophane (25%) e i fazzoletti di carta (17%). Pochi i dubbi invece per quanto riguarda le riviste – 7 italiani su 10 differenziano correttamente - e la carta stampata in generale, come i volantini pubblicitari (il 66% del campione li getta correttamente nella differenziata).
Come si può migliorare la qualità della raccolta differenziata? Secondo un italiano su due i fattori chiave sono l’educazione e la condivisione di informazioni corrette, tanto in famiglia quanto a scuola. E, in quest’ambito, rimane fondamentale il ruolo delle aziende e del personale che svolgono il servizio di raccolta.
Per migliorare la qualità della raccolta differenziata "occorre una maggiore comunicazione e informazione da parte dei Comuni e di chi gestisce il servizio di raccolta". I cittadini stanno dimostrando "di avere una coscienza ambientale. Si tratta solo di indirizzarla meglio". Così il direttore generale del Conai, Walter Facciotto, ha commentato all'agenzia Adnkronos l'indagine Ipsos - Comieco.
Ad esempio, un italiano su due dichiara di gettare nella differenziata gli scontrini, un errore ancora molto frequente, nonostante sia stato fatto qualche piccolo passo avanti (a novembre 2009 lo stesso errore lo commetteva il 57% del campione). Si tratta di un errore ancora molto frequente ma che per il direttore generale del Conai rappresenta un elemento positivo: "Un cittadino che si pone nella condizione di mettere un piccolo pezzo di carta come lo scontrino nella raccolta differenziata vuol dire che ha una coscienza ambientale".
Quanto alla raccolta "stiamo ottenendo risultati importanti. Solo nel 2009 la raccolta dei rifiuti di imballaggio urbani è cresciuta, rispetto al 2008, del 7,7% con una punta del 20% nel sud dove ha giocato molto 'l'effetto Napoli', che ha un po' spaventato". Risultati che "dimostrano l'impegno delle imprese ma anche dei cittadini e delle amministrazioni". La raccolta, sottolinea Facciotto, "è un mezzo non un fine; un mezzo attraverso il quale i materiali possono essere reintrodotti nel ciclo produttivo con un significativo risparmio dei costi sulle materie prime". E sul futuro, conclude, "siamo ottimisti".
Fonte: Adnkronos