Asti: il bike sharing compie un anno. Legambiente: servono più bici e piste ciclabili percorribili
Il secondo articolo di GiornaLab Ambiente scritto per Eco dalle Città dagli studenti del Liceo scientifico “F. Vercelli” di Asti. Il servizio bike sharing di Asti compie un anno. Intervista a Giancarlo Dapavo, presidente del circolo Gaia di Legambiente Asti: “Al momento è un "treno senza binari" a causa dell'esiguo numero di biciclette disponibili e dalla quasi assenza di piste ciclabili percorribili”
31 May, 2010
Giulia Cappa
Davide Rosso
Compie un anno il bike-sharing nella città di Asti, servizio che offre ai cittadini un'intelligente alternativa all'automobile per spostarsi nell'area urbana. Sono state inaugurate le prime 4 stazioni nel maggio 2009, situate in piazza Primo Maggio, piazza Alfieri, piazza Marconi e piazza Torino, per un totale di 40 biciclette. L'utente si deve dotare di una tessera elettronica necessaria a disattivare il sistema antifurto che blocca la bicicletta vicino alla colonnina del cicloposteggio; entro le 22 essa deve essere parcheggiata in una stazione, non necessariamente quella di origine. La scheda magnetica è disponibile presso l'Urp in piazza S. Secondo al costo di 10 euro. Con lo scopo di promuovere questa iniziativa il Comune ha permesso ai cittadini dotati di tessera di usufruire gratuitamente del servizio fino a fine 2009, prorogandolo poi senza aggiunte tariffarie per tutto il 2010. Il bike sharing concilia le esigenze di spostamento nell'area cittadina con la necessità di ridurre lo smog, proponendo un servizio innovativo ed efficace.
Sul bike sharing di Asti abbiamo raccolto il parere di Giancarlo Dapavo, presidente del circolo Gaia di Legambiente Asti. “Si tratterebbe di un ottimo servizio se fosse migliorato – commenta Dapavo - perché al momento è un "treno senza binari" a causa dell'esiguo numero di biciclette disponibili e dalla quasi assenza di piste ciclabili percorribili”. Come affermato dal presidente del circolo Gaia, il servizio bike sharing risulta essere inadeguato in relazione alla scarsa quantità di piste ciclabili all'interno del centro cittadino e dallo stato precario dell'unica pista ciclabile, da viale Pilone a piazza Medaglie d'Oro, che per Dapavo è "in parte smantellata e usata come parcheggio in alcuni punti". Il presidente astigiano di Legambiente sottolinea inoltre che è stato presentato più volte, già a partire dagli anni '90, un progetto per aumentare le piste ciclabili e le zone pedonali nella città di Asti non realizzabile, secondo il Comune, a causa della mancanza di fondi.