Buon compleanno, Cartesio!
Compie 15 anni il "cestino giallo" che raccoglie la carta nelle case dei Torinesi. Grazie al progetto Cartesio si risparmiano ogni anno 1 milione di alberi, 1,4 milioni di m3 di acqua e 47 mila TEP, oltre a 6 milioni di euro rispetto al conferimento della carta in discarica. Gli auguri sono arrivati anche dall'Argentina, dalla cooperativa di "cartoneros" Reciclando Suenos.
08 June, 2010
Il “cestino giallo” nelle case dei Torinesi compie 15 anni, festeggiati il 5 giugno in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente con la festa “Il cuore giallo della città, 15 anni con Cartesio”. Al mattino l’incontro “Le ricadute sulla città”, all’Environment Park; al pomeriggio la Festa della Carta, in piazza Castello, con stand, giochi e laboratori per grandi e per bambini.
La storia di Cartesio comincia nel 1993 con una prima sperimentazione, ma è del 1995 il primo accordo tra il Comune di Torino e la Cooperativa Arcobaleno, che gestisce il servizio di raccolta carta. Agli albori del progetto Cartesio, venivano raccolti 15 kg di carta per abitante ogni anno: oggi i chilogrammi sono passati a 62.
La raccolta della carta, di cui il “cestino giallo” è il protagonista e il testimonial, può essere considerata la pioniera della raccolta differenziata di Torino. Quando nel 1996 si differenziava il 7,6% dei rifiuti, la quantità di carta era pari al 40%; oggi la raccolta differenziata è salita al 41%, di cui il 27% è costituito da materiali cartacei.
I vantaggi che si hanno dalla raccolta differenziata tramite il progetto Cartesio sono di diverso tipo. Si va da quelli sociali (la Cooperativa Arcobaleno è di tipo “B” e ha tra i suoi dipendenti il 40% di persone svantaggiate) a quelli economici ed ambientali.
Il servizio costa alla città (secondo i dati del 2009) 9 milioni di euro all’anno, che diventano 7 milioni al netto del contributo assegnato da Conai per la raccolta differenziata. Ma, secondo un’analisi del professor Gilberto Turati dell’Università di Torino, portando in discarica tutti i rifiuti raccolti da Cartesio si sarebbero spesi 13 milioni di euro di costi di smaltimento. La città quindi risparmia ogni anno circa 6 milioni di euro grazie al “cestino giallo”.
Dal punto di vista ambientale, per calcolare quanto si è risparmiato in termini di alberi non abbattuti, acqua ed energia non consumata, lotti di discarica non occupati e Co2 non immessa in atmosfera, la ricerca del professor Turati si è basata su parametri medi di conversione dalle tonnellate di carta raccolta. Si può quindi stimare che grazie a Cartesio sono stati risparmiati, solo nel 2009, 1 milione di alberi, 1,4 milioni di m3 di acqua e 47 mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio). In questi 15 anni, il “cestino giallo” ha così “salvato” l’equivalente del 14% di tutti gli alberi della Valle d’Aosta, l’acqua usata in un anno da 66 mila famiglie e 146 mila m3 di discarica, pari a 13 metri di spazzatura sull’intera superficie di piazza Vittorio.
L’esperienza di Cartesio è un punto di riferimento anche al di là dell’Atlantico, come ha spiegato all’incontro di sabato mattina Hector Marcelo Loto, che in Argentina è il presidente della Cooperativa “Reciclando Suenos”, che riunisce i “cartoneros” che lavorano nelle strade di Buenos Aires. I “cartoneros” derivano dalla crisi del 2003, quando i materiali riciclabili sono tornati ad avere un valore commerciale per le persone che non avevano più un lavoro: nonostante fosse illegale raccogliere i rifiuti, in molti si unirono in cooperative per lavorare insieme. “Voi siete lo specchio in cui noi ci guardiamo – ha detto Hector Marcelo Loto durante i festeggiamenti per i 15 anni di Cartesio - e speriamo un giorno di arrivare al vostro punto. Grazie per mostrarci il cammino”.