Napoli. Nuovo calo della differenziata
Continua a scendere la percentuale di raccolta differenziata a Napoli. In soli due mesi sono stati persi quasi due punti, passando da un risicato 20% di febbraio a poco più del 18% di aprile. Intanto in Regione si comincia a parlare dei provvedimenti da prendere per affrontare la situazione, e già si parla di commissariamento per i comuni che non fanno la raccolta differenziata. Le percentuali della R.D. a Napoli da gennaio ad aprile 2010 (dato mensile totale e per tipologia di materiale)
11 June, 2010
Non si registra nessun miglioramento nelle percentuali di raccolta differenziata nella provincia di Napoli, anzi, c’è un nuovo e pesante dietro front.
I dati pubblicati da Asìa dichiarano un misero 18,11% per il mese di aprile, oltre un punto percentuale in meno rispetto a marzo, quando si superava il 19% e al di sotto della percentuale registrata a gennaio (18,28%), mese in cui c’era stato il primo calo del 2010.
In allegato le percentuali della R.D. a Napoli da gennaio ad aprile 2010 (dato mensile totale e per tipologia di materiale).
È ormai evidente che il capoluogo partenopeo non riesce a superare certe soglie di raccolta, e a ben poco sono serviti tutti gli interventi del comune e della municipalizzata che si occupa della raccolta. Contatta da Eco dalle Città, l'Asia-Napoli non ha finora fornito spiegazioni riguardo al calo della raccolta differenziata. Ricercando le motivazioni della diminuzione della R.D. potremmo chiamare in causa le piccole emergenze rifiuti che si sono verificate nel periodo di riferimento: i problemi di conferimento in discarica potrebbero aver avuto conseguenze sulle operazioni di raccolta differenziata dei rifiuti.
Intanto, la Regione prova a correre ai ripari, anche perché il problema non riguarda solo la città di Napoli, ma anche molti altri comuni e da più parti vengono allarmi che riguardano una possibile ripresa dell’emergenza rifiuti.
L'assessore all'Ambiente Giovanni Romano ha voluto incontrare i rappresentanti delle cinque province della Campania sul tema dei rifiuti per definire un programma di gestione regionale.
L'incontro ha posto l'accento su tre questioni: la definizione di un piano regionale di smaltimento rifiuti; l'istituzione di un comitato permanente fisso con le Province e con tutti gli enti interessati; l'individuazione di soluzioni per il miglioramento del ciclo integrato dei rifiuti.
I Comuni che non attuano la raccolta differenziata - ha detto l'assessore Giovanni Romano - vanno commissariati. Occorrono azioni concrete per la riduzione dei rifiuti e per allungare il più possibile la vita delle discariche esistenti: negli impianti oggi confluisce troppo organico e la situazione è ai limiti.
Per questo - ha aggiunto anche in riferimento alla situazione di Terzigno - è necessario ridurre i volumi da mandare a discarica attraverso sistemi efficienti di raccolta differenziata e mediante l'attivazione d'urgenza della biostabilizzazione della frazione organica negli Stir.
Dalla riunione di oggi sono emersi elementi utili in vista dell'incontro con la Ue. Andremo avanti nell'ottica della massima collaborazione con le Province e con i soggetti istituzionalmente coinvolti nel processo del ciclo integrato, a cominciare dai dirigenti delle Società di gestione dei rifiuti. E' con questa cabina di regia che intendiamo definire un piano regionale di smaltimento rifiuti al quale allegherò un'appendice sulla riduzione della produzione dei rifiuti, ha concluso Romano