Napoli: altro sciopero, nuova emergenza
E' stato annunciato lo sciopero di 24 ore dei dipendenti Asia, dei consorzi dei bacino e degli stir. Il nuovo stop potrebbe far aggravare la già precaria situazione rifiuti nel capoluogo campano. Secondo Fortini, la raccolta è già in bilico a causa dei ritardi nella realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est e della mancata realizzazione degli impianti di compostaggio in regione
14 June, 2010
Nuove proteste da parte dei dipendenti dell’Asia, delle ditte private e dei consorzi di bacino che rischiano di far crescere in maniera esponenziale i rifiuti che già adesso debordano dai cassonetti. I motivi dello sciopero, previsto a aprtire dalla mattinata del 15 giugno, sono sempre gli stessi: molti dipendenti non hanno ancora ricevuto gli stipendi, e questo confermerebbe la situazione di dissesto economico di Asia, già denunciata più volte da Fortini, amministratore delegato della municipalizzata.
A proposito del nuovo possibile stallo, lo stesso Fortini ha, inoltre, dichiarato: È urgentissimo realizzare gli impianti previsti nell’ultimo decreto legge sui rifiuti in Campania, a partire dai centri di raccolta e dagli impianti di compostaggio, dal momento che ad oggi siamo costretti a portare la frazione organica fuori dalla regione come in Sicilia, Veneto, Umbria. Il rischio – continua - è che si esauriscano le due discariche al servizio di Napoli a Terzigno e Chiaiano e trovarci di nuovo nel pieno dell’urgenza all’inizio del prossimo anno.
Per questo motivo, a detta di Fortini, risulterebbe fondamentale velocizzare la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli est attualmente in fase di stallo. Per l’impianto siamo ancora in attesa che la Regione Campania metta a disposizione i suoli – conclude l’ad di Asia - sono passati dodici mesi, la nostra richiesta è infatti risalente a maggio 2009.