Roma, polemiche per l'aumento della Tariffa rifiuti
Ambientalisti e consiglieri d'opposizione si scagliano contro la decisione del Comune di aumentare del 10% l'importo della Ta.ri. Ma il Campidoglio si difende: senza l'Iva, abolita dalla Consulta, i cittadini non "sentiranno" in rincaro
25 June, 2010
In attesa della versione definitivo del bilancio 2011 del Comune di Roma, tiene banco la polemica sull'aumento (preannunciato) della Ta.ri (la Tariffa rifiuti). Assolutamente contrari si dicono gli ambientalisti di Legambiente Lazio, che, per bocca della direttrice Cristiana Avenali, invitano il Consiglio comunale a «bocciare senza appello qualsiasi ipotesi di aumento, più o meno mascherato, della tariffa rifiuti». Secondo l'associazione, infatti, il servizio reso dall'Ama «resta con ogni evidenza scadente». Per dimostrarlo, gli attivisti del Cigno si sono presi la briga di effettuare un “monitoraggio” del livello di pulizia delle strade tra la stazione Policlinico della Metro B e l'incrocio con la Nomentana su viale Regina Margherita (vedi foto). «Abbiamo iniziato a ripercorrere alcuni itinerari che avevamo monitorato un anno fa e il risultato è balzato agli occhi: la sporcizia nelle strade e nelle piazze di Roma è rimasta uguale - aggiunge Avenali - Nei 500 metri di un tragitto già percorso da Legambiente qualche tempo fa la situazione sembra addirittura peggiorata. Il nuovo modello del servizio di spazzamento adottato da Ama, il cui costo aveva giustificato una “rimodulazione” della tariffa sul 2010, non sta producendo gli effetti positivo che speravamo»
Strali arrivano anche dai consiglieri capitolini d'opposizione. «Alemanno aumenta la tariffa dei rifiuti alle famiglie e fa invece lo sconto alle discoteche romane», dichiara Francesco Smedile, del Pd, riferendosi all'approvazione di .una riduzione della Tari ai locali da ballo. Gli fa eco il compagno di partito Alfredo Ferrari, che è anche vice presidente della commissione Bilancio del Comune di Roma: «La rincorsa al rincaro della tariffa sui rifiuti è ingiustificata. Non si può chiedere uno sforzo alla città senza che tutti gli amministratori, sia di maggioranza che di opposizione, possano esaminare il piano aziendale». Secondo Ferrari, inoltre, le informazioni fornite dal Campidoglio sull'amministrazione della municipalizzata e più in generale sulla gestione del ciclo dei rifiuti sarebbero insufficienti: «Nessuno degli uomini di Alemanno ha detto se la società ha incassato del tutto o in parte i 189 milioni di euro, credito Ama contenuto nel piano di rientro. Nessuno dice se e quando la società riuscirà a chiudere il ciclo dei rifiuti, così come non viene detto dove e quando sorgerà la nuova discarica».
In difesa del provvedimento è intervenuto il capogruppo del Pdl al Comune di Roma, Luca Gramazio: «Negli ultimi due anni la giunta Alemanno ha risanato e rilanciato Ama senza alcun costo aggiuntivo per i cittadini e anche per il 2010 i romani non pagheranno niente in più sulle bollette Tari». Nonostante l'aumento, infatti, i romani non dovrebbero pagare di più rispetto allo scorso anno, grazie alla recente sentenza della Corte Costituzionale che vieta di applicare l’Iva sulla Ta.ri (in vigore invece fino all'anno scorso). «L'opposizione - aggiunge Gramazio - continua a ignorare che la bolletta dei romani rimarrà pressoché invariata e dimentica che nel passato veltroniano la tariffa ha subito un aumento annuo di circa il 10 per cento.»
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