Roma, il consiglio approva il previsto aumento della Tariffa rifiuti
Confermato il preventivato rincaro della Tari: +9,87% per le utenze private e +12,5% per quelle non domestiche. Grazie alla cancellazione dell'Iva, a seguito di una recente sentenza della Corte Costituzionale, i cittadini non risentiranno dell'aumento, ma le polemiche non si placano
02 July, 2010
L'aumento della Tari, la tariffa sui rifiuti urbani, diventa realtà. Questa notte, il Consiglio comunale ha approvato con un voto a maggioranza (30 faverevoli) la delibera che prevede un rincaro del 9,87% della tariffa per i privati e del 12,5% per le utenze non domestiche. In bolletta, però, al momento non ci saranno sostanziali novità grazie alla scomparsa dell'Iva. L'approvazione della delibera è arrivata dopo una settimana di discussioni e cinque sedute del Consiglio comunale sospese per la mancanza di numero legale.
Il dispositivo comunale stabilisce che il costo del servizio Ama per il 2010, ovvero la cifra che la municipalizzata capitolina si metterà in tasca attraverso la Tari, sarà di 630 milioni. Di questi, 275 arriveranno dalle utenze domestiche, 355 da quelle commerciali. Per arrivare a coprire questa cifra la tariffa aumenterà del 9,87% per i privati e del 12,5% per le utenze non domestiche. "In realtà- ha spiegato un tecnico dell'Ama - l'aumento della tariffa del 9,87% per i cittadini e quello del 12.5% per le utenze commerciali non è scritto esplicitamente in alcun passaggio della delibera ma lo si evince da una serie di calcoli matematici previsti nel testo. Sulle tasche dei cittadini, perà, l'aumento non peserà perché corrisponde esattamente al costo dell'Iva che è stato tolto dal Comune di Roma, primo in Italia (a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale, ndr)".
Secondo il il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, si tratta, invece, di un aumento a tutti gli effetti perché la stessa Iva che oggi non c'è più dal 2011 potrebbe tornare maggiorata. "Il rischio c'è, così come, però, la possibilità che la stessa Iva sia pagata in futuro dal Comune e non più dai cittadini", aveva spiegato l'Ama. "Il Comune non ha una lira- ha ribattuto Marroni- "l'Iva torna di sicuro. E sicuramente la pagheranno i cittadini. Si tratta di un vero e proprio salasso". Per Marroni il rincaro della tariffa sui rifiuti "tornerà e sarà più alto di prima perché applicata alla cifra maggiorata derivante dalla nuova Tari". Ribadita anche ieri, infine, la denuncia di Andrea Alzetta, consigliere comunale nelle file della Sinistra. "La delibera, all'articolo 12 comma 4, - sono state le sue parole - prevede riduzioni della Tari del 50% per gli stabilimenti balneari che già hanno molte altre agevolazioni e del 66,7% per le scuole, anche quelle private. E' uno scandalo".
Fonte: Dire