Presentato, come ogni anno, lo stato dell'ambiente in Piemonte
Arpa e Regione insieme a Torino per la presentazione annuale dell'undicesimo Rapporto e della quinta Relazione sullo stato dell'ambiente in Piemonte. Aria un po' meglio, ma sempre fuorilegge. E gli altri indicatori. A illustrare il quadro complessivo relativo all'anno 2009 sono stati l'ing. Ravera, direttore dell'Arpa, e il neo assessore all'ambiente Ravello. Il rapporto non è stato stampato per risparmiare carta
07 July, 2010
Durante la mattinata del 7 luglio, nella cornice del Centro Incontri della Regione Piemonte, sono stati presentati l'undicesimo Rapporto e la quinta Relazione sullo stato dell'ambiente in Piemonte realizzati rispettivamente dalle strutture operative dell'Arpa Piemonte e dalla Direzione regionale Ambiente. Il contenuto del Rapporto è stato illustrato dal direttore dell'Arpa, l'ing. Silvano Ravera, cui è seguito un intervento del neo assessore regionale all'Ambiente Roberto Ravello.
Presto consultabili sul sito dell'Arpa Piemonte e sul sito della Regione, i documenti sullo stato dell'ambiente sono stati per la prima volta distribuiti ai partecipanti alla conferenza su una chiavetta USB costruita al 100% con plastica riciclata, iniziativa con cui Arpa Piemonte "ha presentato il nuovo logo ideato per l’occasione “Scarta la carta” che sarà utilizzato per tutte le pubblicazioni dell’Agenzia che non verranno edite a stampa, contribuendo così alla salvaguardia del patrimonio forestale".
Vediamo brevemente i principali punti trattati nei due documenti.
Aria
Secondo la Relazione "anche per l’anno 2009, come per gli anni precedenti, si sono dovuti segnalare numerosi eventi di superamento dei limiti previsti dalla normativa". La qualità dell’aria piemontese nell'anno passato confermerebbe la tendenza del biennio 2007-2008: "mentre per il biossido di zolfo, il monossido di carbonio ed il benzene la situazione appare già normalizzata e il rispetto dei limiti risulta garantito su tutto il territorio regionale, per le polveri sottili (PM10), biossido di azoto e ozono, i limiti stabiliti dalla normativa europea sono superati con modalità e frequenze preoccupanti in vaste zone del nostro territorio". Si legge ancora: "Per quanto riguarda gli inquinanti monitorati nell’anno 2009, la situazione dei valori rilevati per il PM10 risulta abbondantemente superiore ai limiti imposti: a fronte di un numero di 35 superamenti consentiti nell’arco dell’anno, si registrano da 41 ad 151 superamenti nelle zone di risanamento e anche fino a 73 superamenti nelle zone di mantenimento".
Il monitoraggio della qualità dell'aria viene attualmente svolto da 71 stazioni, di cui 69 pubbliche e 2 private. La dotazione strumentale della rete fissa presenta 245 strumenti con oltre 3 milioni di dati acquisiti.
Acqua
Dal 2009 è cambiato lo scenario normativo e con la Direttiva 2000/60/CE (WFD) è evoluto l’approccio complessivo alla tutela delle acque. In questo contesto dall'anno scorso è stato avviato il monitoraggio regionale coerente con la WFD che prende in considerazione, oltre alla qualità dell’acqua e alla presenza di contaminanti, l’ecosistema fluviale nel suo complesso e in ogni sua componente. Dai 4.000 campioni analizzati risulta che le maggiori criticità delle acque superficiali e sotterranee riguardano i pesticidi, i nitrati, i metalli e i composti organici volatili.
Per quel che riguarda lo studio delle acque balneabili, sono stati prelevati e analizzati oltre 1.200 campioni d’acqua dei laghi piemontesi e il 95% delle zone verificate è risultato idoneo alla balneazione.
Agricoltura
Dal 1990 ad oggi è diminuita la superficie agricola coltivabile a causa della conversione ad usi residenziali, produttivi o forestali di molti suoli prima destinati all’agricoltura. In diminuzione l'uso dei fertilizzanti - le provincie che li impiegano maggiormente sono quella di Torino, Cuneo, Alessandria e Vercelli - e dei prodotti fitosanitari. I fungicidi risultano costantemente la tipologia di prodotto maggiormente utilizzata.
Clima
Nonostante un inverno particolarmente rigido, caratterizzato da nevicate eccezionali - sia per quantità di neve caduta sia per estensione delle aree interessate-, il 2009 è stato tra i più caldi nell'ultimo mezzo secolo, facendo registrare una temperatura media sul Piemonte superiore di circa 0,7°C. Superiori alla media climatologica sono state anche le precipitazioni (+10%), in particolare nelle zone del Cuneese e nelle aree di Verbano e Biellese, dove si sono registrate cumulate annuali anche di 500 mm superiori rispetto alla media.
Rifiuti
La produzione totale di rifiuti urbani nel 2009 sembra confermare il trend in leggera discesa già riscontrato nel 2008. In particolare, si segnala un aumento della raccolta differenziata (la cui percentuale media si è attestata al 48,4%). Le province di Asti, di Novara, di Verbania hanno raggiunto livelli di RD elevati compresi tra il 50% e il 60% (per l’esattezza la provincia di Novara ha raggiunto il 63,3%), la provincia di Torino è ormai prossima al 50%, quelle di Cuneo, di Biella e di Alessandria hanno raggiunto livelli percentuali tendenzialmente compresi tra 40% e 45%. Stabile e fanalino di coda la provincia di Vercelli con una percentuale di raccolta differenziata di circa il 26%; al contrario, si aggiudica il primato la città di Verbania che ha ottenuto anche quest’anno il primo posto nella classifica dei capoluoghi d’Italia ricicloni.