I numeri del macero
Il mercato dei maceri sta attraversando una fase di vivace cambiamento, dove, oltre a interessanti prospettive, si profilano anche varie incertezze. Questo quadro viene evidenziato dal MIM 2008, lo studio condotto dal Prof. Marangoni dell’Università Bocconi per Comieco, presentato al MIAC di Lucca
23 October, 2008
Negli ultimi cinque anni il consumo dei maceri è cresciuto del 26% a livello mondiale e del 12% in Europa mentre maceri hanno quasi raddoppiato il loro valore. La spinta alle quotazioni del macero la si deve all'aumento delle importazioni della Cina che, rispetto ai principali mercati europei, paga prezzi più elevati. La Cina sta infatti fortemente investendo in capacità a base macero, soprattutto nel packaging, ma non è in grado di soddisfare il fabbisogno di materiale degli impianti tramite la sola raccolta interna. Si stima che la Cina potrebbe raggiungere l’autosufficienza nella raccolta solo nel 2021.
In Europa le esportazioni sono in crescita e l’Italia è in linea con la maggioranza dei Paesi europei. Tuttavia, l’industria del riciclo italiana e l’export italiano di maceri per essere competitivi, richiedono ulteriori sforzi nell’aumento della competitività della raccolta, l’abbattimento dei costi energetici e di gestione degli scarti, una normativa chiara, e investimenti nelle infrastrutture logistiche. Sono, invece, ancora poco misurabili gli effetti che produrrà la crisi finanziaria di questi giorni che sta provocato un generale rallentamento della domanda di maceri.
Inoltre, il pacchetto “20-20-20” della Commissione UE potrebbe avere un sensibile impatto sul settore dei maceri. L’uso di biomasse legnose nella generazione elettrica potrebbe provocare uno shock della domanda di legname, che si ripercuoterebbe anche sulle materie prime cartarie e sul prezzo dei maceri.
“Nel 2008 i dati del preconsuntivo mostrano una crescita della raccolta differenziata comunale che raggiungerà oltre 2 milioni e 700mila tonnellate, il 4,4% di incremento rispetto all’anno precedente - ha commentato Carlo Montalbetti – Direttore Generale di Comieco. “l’incremento maggiore è atteso al Sud (+9,9%) dove entro fine anno saranno raccolte oltre 480.000 tonnellate. Si stima che nel 2008 la raccolta al Nord sarà pari a oltre 1.600.000 tonnellate con un incremento del 3,7%, mentre per al centro sarà di 654.000 tonnellate (+2,5%)”.